Lo scorso 27 giugno la Corte suprema degli Usa ha annullato il requisito di residenza per la commercializzazione di bevande alcoliche nello Stato del Tennessee, aprendo così il mercato a nuovi operatori.
Immediata la reazione della Tennessee Wine and Spirits Retailers Association la quale sostiene che il requisito della residenza nello Stato del Tennessee di coloro che vendono e distribuiscono bevande alcoliche deriva dal 21 esimo emendamento che sancisce il principio della sicurezza dei consumatori e dunque dell’affidabilità garantita dagli operatori in loco.
La Corte Suprema invece, ha ribadito l’incostituzionalità di tale restrizione in quanto discriminatoria verso gli operatori non residenti nel territorio, inoltre ha aperto l’opportunità di vendita attraverso piattaforme digitali.
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