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Gli champagne di prestigio hanno guidato quest'anno la lista dei vini più scambiati su Liv-ex, la nota piattaforma di commercio delle etichette di pregio, nonostante i cali dei principali indici del gruppo e l'avvertimento che i prezzi rimangono sotto pressione. Secondo il nuovo rapporto Liv-ex 2023, i prezzi di molti vini pregiati sono scesi in misura variabile sul mercato secondario.

I principali indici Liv-ex 100 e Liv-ex 1000 sono scesi entrambi di circa il 13% negli 11 mesi fino al 30 novembre, pur rimanendo superiori a quelli di cinque anni fa. Justin Gibbs, vicepresidente e direttore della borsa Liv-ex, ha dichiarato: "L'anno è stato caratterizzato da un calo sostenuto degli indici principali, inizialmente guidato da prese di profitto ma più recentemente da una strisciante avversione al rischio".

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L'indice Champagne 50 di Liv-ex è sceso del 17,2% nei primi 11 mesi del 2023, pur registrando un aumento del 53% in cinque anni. Dal canto suo la casa d'aste online iDealwine analizzando i dati relativi allo Champagne ha rilevato che sulla base di dati preliminari si può prevedere un aumento complessivo del volume delle vendite nel 2023, ma una diminuzione del prezzo medio della bottiglia da 259 a 230 euro".

Liv-ex ha sottolineato invece che la quota di Bordeaux negli scambi sta aumentando per la prima volta in 10 anni e che la regione sta beneficiando di una "fuga verso la qualità" in tempi incerti. "L'attenzione del mercato si è ridotta in quanto gli acquirenti hanno cercato un rifugio sicuro: le migliori annate di Bordeaux", ha rilevato Gibbs. Il Bordeaux ha rappresentato circa il 40% degli scambi in valore su Liv-ex nel 2023, in leggero aumento rispetto al 2022 ma ancora molto al di sotto della quota dell'80% di dieci anni fa.

I prezzi sembrano destinati a rimanere sotto pressione nel breve termine", ha dichiarato Liv-ex, aggiungendo che acquirenti e venditori si trovano in una situazione di stallo.

Finché il contesto macroeconomico non migliorerà e i tassi d'interesse non scenderanno, si dovrà raggiungere un compromesso tra domanda e offerta; la correzione dei prezzi in corso non è stata finora sufficiente a convincere gli acquirenti a tornare in massa".

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