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Secondo uno studio di Confindustria, l'economia italiana ha iniziato il 2024 con una lenta crescita, evidenziando segnali misti tra il settore dei servizi, in moderata risalita, e l'industria, che sembra stabilizzarsi. Nonostante alcuni fattori positivi come l'inflazione bassa e la fiducia delle famiglie in aumento, diversi fattori critici continuano a influenzare il panorama economico.

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Tra questi fattori critici vi è il protrarsi del freno ai flussi commerciali nel canale di Suez, il persistente aumento del prezzo del petrolio e il rinviato taglio dei tassi di interesse. Questi elementi, insieme al declino del credito alle imprese, indicano un possibile rallentamento dell'economia nel primo trimestre del 2024.

Il prezzo del petrolio continua a crescere gradualmente, raggiungendo livelli storicamente elevati. Questo aumento è dovuto alla diminuzione delle scorte di greggio dell'Ocse, causata dalla limitata offerta nei paesi Opec ed ex-Urss. Parallelamente, l'inflazione nell'Eurozona rimane elevata, nonostante una leggera diminuzione, mentre le aspettative di inflazione a un anno sono in aumento.

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La domanda interna è attesa debole, con una diminuzione degli investimenti e un rallentamento degli ordini delle imprese manifatturiere. Le prospettive per l'export di beni sono incerte, influenzate dalle difficoltà nel trasporto marittimo e dai costi ad esso associati.

A livello internazionale, la Germania è quasi in recessione, con un calo del PIL nel quarto trimestre del 2023. Negli Stati Uniti, l'industria mostra segni di debolezza, mentre la Cina si impegna a mantenere un obiettivo di crescita del 5,0% per il 2024, nonostante le sfide post-pandemiche.

La recente revisione Istat ha indicato una crescita economica più robusta nel 2023 rispetto alle stime precedenti, con una variazione annua del PIL pari al 1,0%. Questo aumento è stato trainato principalmente dagli investimenti e dai consumi, mentre le scorte hanno registrato un forte decremento.

Le prospettive per il 2024 sono più positive, con previsioni di crescita più elevate grazie al calo dei tassi di interesse e all'accelerazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr).

Nonostante le sfide e le incertezze presenti nel panorama economico italiano e internazionale, l'Italia continua a mostrare segnali di ripresa e resilienza. Tuttavia, sono necessarie politiche economiche e interventi mirati per affrontare le sfide attuali e stimolare una crescita sostenibile nel lungo termine.

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