Il sole 24 ore 03 - 05 - 2014 Giorgio dell'Orefice
Campanello d'allarme per l'export di vino italiano. Le vendite all'estero di bottiglie made in Italy hanno fatto registrare una preoccupante battuta d'arresto negli Stati Uniti, ovvero sul primo mercato di sbocco per l'Italia. Secondo i dati della Iwfi (Italian wine and food institute) nel primo bimestre dell'anno le spedizioni di etichette made in Italy hanno riportato un calo del 13,1% in quantità e del 2,8% in valore. Considerato che lo scorso anno le vendite italiane negli Usa avevano chiuso con una tenuta in quantità (+0,9%) ma con un significativo progresso in valore (+7,1%) i dati dei primi due mesi del 2014 tratteggiano invece una rischiosa inversione di tendenza.
<<A gennaio e febbraio - spiegano all' Iwfi - le esportazioni italiane sono ammonatate a 334.300 ettolitri per un valore di 180,8 milioni di dollari contro i 378.090 ettolitri e 185,9 milioni del primo bimestre 2013. Questa contrazione ha fatto predere all' Italia il primo posto nella classifica tra principali paesi fornitori, in volume, del mercato Americano a favore dell' Australia. In valore, invece, la leadership resta ancora alle aziende italiane che staccano di alcune lunghezze quelle francesi e australiane. Tuttavia dai dati emerge un significativo trend di recupero dell' Australia.>>
Da sottolineare infine, che il mercato Usa riguarda appena cinque fornitori: infatti Italia, Australia, Cile, Argentina e Francia detengono una quota di mercato pari all'85,6% in quantità e al 79,7% in valore.
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