Nel suo nuovo parere l’Autorità per la Sicurezza Alimentare Europea (Efsa) ha bocciato l’algoritmo del Nutriscore, il sistema di etichettatura europeo per i prodotti alimentari, confermando invece la validità dell’etichettatura promossa dall’Italia perché basata sul profilo nutrizionale complessivo della dieta alimentare e non quello dei singoli alimenti.
L’Efsa ha anche sottolineato che l’utilizzo di un parametro fisso di 100 grammi per i cibi, così come previsto dal Nutriscore, sia slegato dai consumi reali di quegli stessi alimenti, concludendo che l’algoritmo del Nutriscore deve essere rivoluzionato drasticamente.
"Il parere non va inteso come una bozza di future raccomandazioni o orientamenti in materia di salute pubblica", si è affrettato a specificare Valeriu Curtui, capo della Nutrition unit dell’Efsa, ma ovviamente il nuovo parere dell’Efsa verrà sottolineato da chi, come il governo italiano, avversa la versione penalizzante del Nutriscore e potrebbe diventare la base scientifica su cui la Commissione progetterà l’etichetta nutrizionale entro il 2022.
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