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C’è soddisfazione per la sospensione di 4 mesi sull’applicazione dei dazi introdotti nel 2019 su molti prodotti originari della UE, fra i quali gli aperitivi e i liquori italiani, frutto dell’incontro di ieri tra la Presidente della Commissione Europea e il Presidente degli Stati Uniti.

Finalmente una buona notizia – commenta Micaela Pallini, Presidente del Gruppo Spiriti di Federvini – e naturalmente si tratta di un primo passo.  Ci auguriamo davvero che questa tregua temporanea di 4 mesi possa trasformarsi in un accordo che superi la disputa Airbus – Boeing, sulla quale tra l’altro il nostro Paese non c’entra assolutamente nulla”.  

Durante l’applicazione dei dazi sui liquori e cordiali italiani, l’export italiano negli Stati Uniti, che negli ultimi anni aveva visto un crescente successo di vendite e consensi, è crollato del 40%, un duro colpo per il comparto che rappresenta decine di marchi storici italiani. I dazi sono inoltre arrivati quasi in contemporanea con l’esplodere della pandemia che ha fortemente depresso i consumi interni.

Ha piovuto sul bagnato: il crollo dei consumi fuori casa, le restrizioni alla socialità in tutte le sue dimensioni, l’arrivo dei dazi americani e i contraccolpi commerciali causati dall’entrata in vigore della Brexit sono stati un duro colpo per decine di medie e piccole aziende italiane del comparto - continua Pallini - che rappresenta tra l’altro uno dei marchi storici e iconici della liquoristica italiana.” 

“Ci auguriamo che questo primo segnale rappresenti l’inizio della ripresa e che il nuovo clima coinvolga anche il dossier su alluminio ed acciaio, anche quello gestito con l’applicazione di daziE’ importante che il Governo italiano continui l’intenso lavoro fatto per favorire l’accordo tra Unione Europea e Stati Uniti, mentre per il mercato nazionale chiediamo un impegno a sostegno dell’export, l’abrogazione del contrassegno e almeno un temporaneo sollievo delle accise sui nostri prodotti”. 

Misure che, in attesa di una possibile ripresa delle attività per la prossima estate, rappresenterebbero un aiuto concreto a una filiera fondamentale per l’economia italiana.

Sul fronte interno riteniamo indispensabili misure a sostegno della ripresa di quella che ci piace chiamare la filiera dell’ospitalità e della socialità, legata a quella cultura del cibo e delle bevande che rappresenta la nostra migliore tradizione mediterranea – conclude Micaela Pallini”.

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