Dal 1° luglio 2019 i vini importati in Russia godranno degli stessi regimi fiscali di quelli locali. Questo grazie all'intervento dell'associazione europea Comité Vins, unitamente al supporto della delegazione europea a Mosca, che ha favorito l'introduzione della disposizione che prevede un regime fiscale paritario. Alla fine del 2014, infatti, la Russia aveva introdotto una normativa relativa alle indicazioni geografiche secondo la quale i vini Dop e Igp tranquilli e frizzanti erano soggetti a una tassazione ridotta. Poi, all’inizio del 2017, si era creata una situazione di forte squilibrio tra i vini Dop e Igp e quelli senza il riferimento geografico: i vini importati con indicazione geografica beneficiavano, infatti, di un trattamento fiscale simile a quello applicato ai vini prodotti in Russia. Successivamente, il Ministero delle Finanze russo introdusse una modifica in modo tale che la tassazione agevolata avrebbe riguardato solo i vini domestici e non quelli importati. Dalla metà del 2019, quindi, dovrebbe essere ripristinata questa parità. Anche se sembra che i vini locali e quelli importati saranno comunque allineati ai livelli di tassazione più elevati: 36 rubli per i vini frizzanti e spumanti e 30 rubli per i vini tranquilli.
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