La prima vigna urbana moderna di Firenze rinnova il suo parco viti e vedrà mettere a dimora 700 nuove piante sulla collina che sovrasta l'Arno adiacente al giardino dell'Iris e a due passi da piazzale Michelangelo. La vigna è realizzata su terreni gestiti dall'azienda agricola donne Fittipaldi di Bolgheri (Livorno) che fanno parte della dimora fiorentina di famiglia.
Le varietà sono state scelte tra le toscane più tradizionali, incluse quelle a rischio di estinzione perché poco redditizie, ma di altissima qualità. La vigna Michelangelo è costituita da 300 viti di Sangiovese mentre 150 sono di Canaiolo, 100 di Foglia Tonda e altrettanti di Pugnitello. Infine 50 viti sono di Colorino del Val d'Arno.
L'appuntamento è per la vendemmia 2027 con la produzione della prima botte di vino, da cui "si ricaveranno - spiega Maria Fittipaldi Menarini - circa 700 bottiglie da vendere sul mercato internazionale tramite aste con finalità benefiche di sostegno sociale. Il fine della vigna non è comunque solo il vino, ma il rapporto che si crea tra uomo, terra e aria, un rapporto che ridimensiona la sterilità del cemento e dell'asfalto con la ricerca di un rispetto reciproco".
Foto ansa
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