Completato il dossier per la presentazione della candidatura della tecnica della messa a riposo delle uve della Valpolicella a patrimonio immateriale dell'Unesco. Dieci le pagine redatte dal Comitato scientifico, che sintetizzano il lavoro di studio e raccolta di documenti per l'iscrizione di una pratica di vinificazione negli elenchi tutelati dall'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura. La secolare tecnica di appassimento attende da almeno dieci anni l'attuazione delle pratiche che portino al riconoscimento come patrimonio immateriale dell'umanità. Pratiche messe in atto da circa 8mila persone nei 19 comuni della denominazione.
Il documento verrà ora trasmesso al ministero della Cultura, a quello dell'Agricoltura e alla Commissione nazionale per l'Unesco, l'organismo interministeriale coordinato dal ministero degli Esteri cui spetta il compito di scegliere, entro il 30 marzo, l'unica candidatura italiana da inviare a Parigi per la valutazione.
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