La Fondazione italiana sommelier ha consegnato barbatelle di Nebbiolo, Sangiovese e Aglianico all'Agenzia spaziale Italiana (Asi) per avviare un progetto di sperimentazione in orbita, nella stazione spaziale internazionale. L'affidamento, fatto con barbatelle rappresentative del Nord, Centro e Sud del territorio italiano, è avvenuto in occasione del Forum della cultura del vino: l'incontro, giunto alla quindicesima edizione aveva come tema "Spazio infinito, eternità del vino".
I tempi sull'avvio del progetto di sperimentazione del vino in orbita non sono stati comunicati. Obiettivi dell'iniziativa - informa Asi - sono quelli legati al tema della nutrizione degli astronauti ma anche alla possibilità di produrre piante e cibo in assenza di gravità. Nei mesi scorsi Asi, relativamente al tema agroalimentare, ha avviato, tra i diversi già in campo, il progetto "Evoo" con una selezione di quattro oli extravergini italiani che sono bonus food per gli astronauti e protagonisti di un esperimento sugli effetti della permanenza nello spazio.
"Il progetto di sperimentazione sul vino - ha commentato il presidente dell'agenzia spaziale italiana Giorgio Saccoccia - rientra nel filone della nutrizione degli astronauti, per la produzione di cibo e per l'ottenimento di risultati scientifici utili. Sarebbe bello bere un calice di vino nello spazio, prodotto in orbita".
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