Si chiama “Terra” il nuovo calice istituzionale del Consorzio Alta Langa, progettato da Italdesign e realizzato dai maestri dell’arte vetraria di Collevilca. Un oggetto Made in Italy al 100%, con una forma pensata per esprimere i valori ed esaltare le caratteristiche delle alte bollicine piemontesi.
“A dieci anni esatti di distanza dalla presentazione del calice “Grande”, il primo bicchiere del Consorzio Alta Langa ideato da Giorgetto Giugiaro nel 2012, abbiamo rinnovato la nostra collaborazione con Italdesign per lo studio di un calice che potesse rappresentare al meglio le qualità dei nostri vini oggi” ha detto Giulio Bava del Consorzio. “Il risultato è una sintesi di estetica e funzionalità che intreccia l’eccellenza dell’Alta Langa con quella di Italdesign in un prodotto che parla il linguaggio del vino, del design, del savoir faire piemontese. La curiosità? Oltre a integrare tutte le caratteristiche di un bicchiere da degustazione, questo particolare calice non consente il movimento di roteazione del vino, che spesso si fa sovrappensiero, anche quando - come nel caso del nostro metodo classico - non è proprio necessario”.
Questo calice presenta forme trilobate, dal piede al bevante. Una forma che rappresenta anche un’evoluzione del progetto del precedente calice del Consorzio, studiato 10 anni fa negli stessi spazi di Italdesign.
“La ricerca di una coerenza con il precedente design ci ha spinto a tornare su progetti e analisi del calice “Grande”: ne abbiamo ripensato le proporzioni e lo stile in un’evoluzione che traghetta questo calice verso un vero e proprio oggetto d’arte, che non si può produrre in serie ma richiede un processo di realizzazione del tutto particolare, rendendo ogni singolo esemplare unico”, prosegue Bava.
“Terra”, nel nome vuole sintetizzare i concetti chiave di semplicità e perfezione. Ed esprimere il saldo legame con il territorio che il Consorzio difende; richiama il “Patto con la Terra” idealmente siglato nel 2018, a esprimere un modello di condotta e un criterio di scelta per il Consorzio Alta Langa, nel rispetto delle terre alte di Langa.
Contiene l’avverbio numerale latino “Ter” che rimanda alla triplicità, “tre volte”: tre sono le province piemontesi in cui si produce Alta Langa Docg - Asti, Cuneo e Alessandria -, tre i cerchi del logo del Consorzio, al cui interno sono raffigurate le alte colline delle Langhe con il complesso montuoso del Monviso sullo sfondo.
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