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Il 2021 per il mercato delle aste dei vini pregiati è stato un anno pieno di record, caratterizzato da una forte domanda per i fine wines e da un incremento dei prezzi raramente registrato.

E' quanto emerge dal bilancio della piattaforma . Nell'anno appena concluso sono state organizzate in tutto 48 vendite all’asta, di cui nove collezioni private. Sulla piattaforma, sono state scambiate oltre 190mila bottiglie (+8,5% rispetto al 2020), per un importo complessivo di 27,5 milioni di euro (+19,50%), dati che mostrano chiaramente l’aumento dei prezzi per i vini pregiati osservato nel corso dell’ultimo anno. A questi risultati, si aggiungono sei vendite all’asta dedicate unicamente ai distillati e organizzate su Finespirits.auction, piattaforma per le aste creata in partenariato con la Maison du Whisky. In tutto sono state scambiate oltre 3mila bottiglie di fine spirits per un importo finale di 2 milioni di euro.

Contemporaneamente alle aste, anche gli acquisti diretti su iDealwine hanno registrato un ulteriore aumento delle vendite (+35%) che hanno raggiunto i 13,5 milioni di euro con più di 200mila bottiglie vendute. Nel 2021, l’importo totale delle vendite per il leader delle aste online (aste+acquisti diretti) si aggira dunque intorno ai 41 milioni di euro (+24% rispetto al 2020).

La classifica dei vini più costosi del 2021: la Borgogna regna quasi incontrastata

Anno dopo anno, la tendenza non fa che accentuarsi: la Borgogna guadagna sempre più spazio nella classifica dei vini più costosi al mondo, al punto da imporre una supremazia quasi assoluta. Quest’anno occupa 41 posti nella TOP 50 dei lotti più costosi (contro i 36 del 2020) e ben 49 posti della TOP 50 delle bottiglie aggiudicate (contro i 39 del 2020). La bottiglia più costosa è, come nel 2020, un Musigny del Domaine Leroy 2006, aggiudicato per 28.244 euro. Il lotto più caro del 2021 è invece una cassa del Domaine de La Romanée-Conti, contenente 12 diversi Grand Cru dell’annata 2017 e aggiudicata per un totale di 42.857 euro.

Bordeaux sempre presente nella classifica dei TOP 50 ma in netta retrocessione

Da qualche anno, la quota dei Bordeaux nella classifica dei vini più cari è in costante diminuzione. Malgrado alcune significative aggiudicazioni, i Grand Cru bordolesi non registrano gli stessi prezzi della Borgogna, soprattutto dopo i numerosi record osservati nelle aste nel corso del 2021. Per la prima volta, Bordeaux perde la sua egemonia nella TOP 50, confermando la sua presenza con soli 10 posti all’interno della classifica grazie a dei lotti di Petrus, Cheval Blanc, Mouton-Rothschild e a delle casse da collezione (Duclot, Carré d'As).

Al di fuori della Borgogna e di Bordeaux, nella classifica troviamo solo un’etichetta proveniente da un’altra regione: si tratta di una bottiglia del Domaine de la Grange des Pères (IGP Pays d'Herault). La prima annata prodotta dalla tenuta, 1992, è stata aggiudicata per un totale di 8.350 euro.

Scarica la classifica dei vini più costosi.

 

 

Pubblicato regolamento su indicazioni geografiche

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