Va a Sherry Weng da Taiwan, per la cifra di 4.400 euro, la più preziosa bottiglia: Conterno Giacomo, Barolo, Monfortino del 1926. La bottiglia aveva un prezzo di base d’asta di 1000 euro. 51 lotti, 58 aziende vitivinicole rappresentate. 31 annate, dal 1926 al 2012. 150 bottiglie tra cui formati magnum e doppio magnum. Sono questi i numeri dell’Asta del Barolo che si è svolta presso il Castello Falletti di Barolo, nel cuore della terra del Re dei Vini.
L’evento culturale, ma anche sociale, ha coinvolto appassionati giunti da tutto il mondo: in particolare da Usa, Cina e Australia. A battere l’asta il giornalista Giancarlo Montaldo. Nessun lotto è andato disatteso; il ricavato totale è stato di oltre 50.000 euro, che andranno in beneficienza. Con la collaborazione dell’associazione 1 caffè di Luca Argentero e Beniamimo Savio, la vendita dei lotti consentirà di coprire i costi per la creazione e il mantenimento autonomo di un punto di stoccaggio e smaltimento per alimenti e vestiti, oltre alla preparazione di pasti caldi a Torino, in Piazza 18 dicembre, dal progetto Leonardo Onlus.
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