(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 15 gen - "L'industria alimentare italiana e' in prima linea assieme agli altri operatori della filiera e alle autorita' preposte nella lotta all'illegalita' e ai crimini agroalimentari. I produttori investono ogni anno il 2% del fatturato, circa 2,6 miliardi di euro, per assicurare la sicurezza e la qualita' dei prodotti alimentari che i consumatori portano in tavola".
Cosi' Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare, intervenuto alla presentazione del terzo Rapporto Eurispes-Coldiretti sui crimini agroalimentari: "L'illegalita' nell'agroalimentare crea un danno economico e occupazionale al nostro comparto e penalizza l'immagine delle 58mila aziende alimentari che puntano sulla trasparenza e sulla qualita'. Per la trasversalita' di un fenomeno che ha molte sfaccettature, dalle infiltrazioni malavitose nella filiera, a frodi e contraffazioni - aggiunge - e' interesse di tutti isolare e perseguire chi viola le regole gettando discredito sul settore e, soprattutto, danneggiando il consumatore. L'industria agroalimentare e' in prima linea per combattere questa battaglia".
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