Italia prima nella produzione vitivinicola ma seconda nel derby della qualità con i francesi: il divario però è destinato a ridursi ulteriormente grazie alle denominazioni Doc, Docg e Igt. L'anno scorso il nostro Paese è diventato il primo produttore mondiale di vino, staccando di 3,2 milioni di ettolitri i francesi. Che però hanno realizzato quasi 2,5 miliardi in più nei ricavi all'export. Insomma, l'Italia produce ed esporta tantissimo vino, ma dobbiamo ridurre lo sfuso e aumentare il prezzo medio delle bottiglie. «Con la qualità si vince», afferma Lamberto Vallarino Gancia.
Venti anni fa il distacco con i transalpini era più ampio: i nostri produttori hanno saputo sapientemente fare leva sulla qualità attraverso Doc, Docg e lgt e oggi l'Italia vanta il primato dei marchi con queste tre denominazioni. Sono 504 i riconoscimenti che coprono ormai il 60% della produzione. Una sfida appassionante anche per i prossimi anni: vincere il derby della qualità con i francesi sarà molto difficile ma si può certamente puntare a ridurre d divario. Come? Innanzitutto migliorando le tecniche di marketing e le politiche commerciali. E poi privilegiando, come hanno fatto i francesi, la diffusione della cultura del vino. Anche attraverso la formazione di sommelier stranieri.
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