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Si susseguono a Bruxelles incontri e dialoghi tra Usa e Ue, dall'inizio di questa settimana. I contatti hanno coinvolto il Segretario USA per l’Agricoltura, l'ambasciatore USA presso la UE, diversi parlamentari europei, funzionari della Commissione UE, esponenti della nostra Rappresentanza a Bruxelles, esponenti del gabinetto della Ministra Bellanova. Molti gli elementi sul piatto, anche se l'esito è ancora incerto.

Di sicuro, però, ci sono le date per proseguire i tentativi di trovare una mediazione:  il 4 febbraio si incontreranno ufficialmente le due delegazioni; il 5 e 6 febbraio è in calendario un altro incontro a Washington fra la Presidente della Commissione UE Von Der Leyen e il Presidente Trump. Sempre come elemento (quasi) certo, la pubblicazione di nuovi atti americani, a variazione delle regole sui dazi in vigore dal 18 ottobre, che avverrà il 14 febbraio (il 13 gennaio si era conclusa la consultazione pubblica).

A suscitare incertezze vi è ovviamente l'esito di queste trattative che potrebbero portare novità fin dal 14 febbraio. Pur nella ristrettezza dei tempi, le speranze sono molto alte. I produttori di vino e spiriti delle due sponde dell'Atlantico si sono espressi congiuntamente contro i dazi che stanno crendo forti difficoltà anche alla filiera americana. Richieste analoghe sono state avanzate da un  folto gruppo di membri del Congresso Usa. Tuttavia è difficile immaginare che le modifiche possano essere incisive. Soprattutto tra gli operatori del settore la sensazione più diffusa è che tra i nuovi provvedimenti ci possano essere variazioni nella lista dei prodotti, seppure minimi. Minor credito ha la possibilità che vengano effettuati interventi sui livelli di dazi: nelle due direzioni, per innalzarli dall’attuale 25% o per abbassarli.  

Le attese riguardo una modifica delle percentuali si concentrano dunque in possibili incontri successivi, quando il confronto USA/UE potrebbe raggiungere primi traguardi e la campagna presidenziale americana sarà in una fase più avanzata. Per quel periodo, infatti, dovrebbe essere stata pubblicata anche la decisione a favore del ricorso Airbus contro i sussidi ricevuti da Boeing.

Ricordiamo che al momento i dazi colpiscono numerosi prodotti italiani, spagnoli, irlandesi e tedeschi verso gli Stati Uniti, proprio come ripercussione del ricorso vinto da Boeing contro Airbus; mentre il bourbon americano in entrata nella UE è soggetto a tassazione particolare come conseguenza della disputa USA/UE in materia di acciaio e alluminio.

Per il settore vini e spiriti in particolare, sono fortissime le pressioni per avviare un dialogo anche dedicato affinché si tenga conto di taluni adattamenti normativi nella cornice dell’accordo esistente da trent’anni fra UE e USA su questa materia: potrebbe presto circolare un primo documento di proposte che conterrà anche delle richieste americane per la semplificazione negli scambi.

 

 

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