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Presentata un’interrogazione delle On. Caretta e Lucaselli (FdI) con cui si chiede al Ministro delle politiche agricole di adottare iniziative volte a garantire la tutela delle aziende del settore della liquoreria che rischiano di essere colpite duramente dall'imposizione dei dazi statunitensi. L’atto riferisce tra le altre cose in merito alle forti preoccupazioni espresse da Federvini.

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CARETTA e LUCASELLI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   dopo la pubblicazione sul Federal Register della lista di prodotti europei su cui si applicherà l'incremento dei dazi Usa, crescono i timori delle aziende italiane coinvolte;

   in particolare, forti preoccupazioni sono state espresse da Federvini sull'imminente applicazione dei dazi ad valorem del 25 per cento sui liquori italiani destinati al mercato americano;

   per la liquoristica italiana, un patrimonio storico-culturale integrato al territorio, che esprime autenticità e tradizione, il rischio legato agli effetti dell'imposizione dei nuovi dazi sarebbe davvero dirompente;

   il settore, che nell'ultimo anno ha registrato un importante trend di crescita, ne risentirà pesantemente con una perdita di valore rilevante, pari ad almeno il 35 per cento: un danno che potrebbe essere superiore a 50 milioni di euro se si considera che le esportazioni del comparto lo scorso anno sono ammontate a circa 150 milioni di euro;

   come denunciato dalla presidente del gruppo Spiriti, Micaela Pallini, «Stiamo parlando di una perdita enorme per il settore della liquoreria italiana: alla riduzione del 35 per cento del valore, già di per sé molto grave, si aggiunge il timore che in diversi casi possa essere pregiudicata la sopravvivenza dell'azienda, in quanto sia il mercato interno, sia eventuali nuovi mercati, non possono garantire immediatamente l'attività di impresa. Inoltre, il settore si troverebbe in una condizione di svantaggio competitivo di grande impatto, perché sullo scaffale americano aumenteranno i prodotti locali o di altri paesi non colpiti da dazi, con denominazioni evocative del prodotto italiano»;

   se tali timori fossero confermati, ciò comporterà una battuta di arresto verso un mercato promettente dove i prodotti tipici della liquoreria italiana stanno riscuotendo grande successo;

   il settore della liquoreria rappresenta un centinaio di aziende in larga parte medio-piccole, e alcune migliaia di posti di lavoro, tra produzione e indotto, nonché uno dei massimi contribuenti alla fiscalità del nostro Paese, con oltre 630 milioni di euro versati all'erario solo nel 2018 –:

   quali urgenti iniziative di competenza, anche a livello europeo, il Governo intenda adottare per garantire la tutela delle aziende del settore della liquoreria che rischiano di essere colpite duramente dall'imposizione dei dazi statunitensi.

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