Il parco naturale di Migliarino, San Rossore e Massaciuccoli è delimitato da trenta chilometri di spiagge in costante movimento, protette da dune e da pinete.
Le foci dell’Arno e del Serchio creano in questo tratto di costa una condizione geografica peculiare che ospita numerose specie vegetali e animali rari come il fratino, uccello a rischio di estinzione, che solo qui ha trovato l’habitat giusto dove nidificare e riprodursi.
Dove oggi si estendono le dune e le pinete dell’attuale Parco naturale, originariamente stagnava una palude salmastra, parte di un’antica laguna che si protendeva fino a Pisa. Fu il Granduca di Toscana Ferdinando II de’ Medici a volere questi luoghi selvaggi, popolati da cinghiali, daini e volpi, nei suoi possedimenti, convinto che si sarebbe ben adattato al clima mite di San Rossore, come in effetti avvenne. Ci vollero comunque diversi secoli e ingenti lavori di bonifica affinché questo vasto territorio divenisse meta di visite naturalistiche e uno scrigno di biodiversità. Oggi, infatti, è possibile perdersi tra sentieri che come sottili vene attraversano boschi di pioppi, lecci, pini e frassini; ammirare i colori della soldanella di mare e dell’ibisco; adocchiare aironi che placidamente planano sulle acque o gru cenerine che sonnecchiano, incuranti della natura che non dorme mai intorno a loro.
La Tenuta di Migliarino, nel comune di Vecchiano e quella di San Rossore, in quello di Pisa costituiscono il cuore di questa ricchezza naturalistica. Migliarino si estende fino a Marina di Vecchiano, una lunga spiaggia libera (interrotta da tre piccoli spazi attrezzati che utilizzano rigorosamente materiali naturali) sabbiosa e selvaggia che dalla foce del Serchio lambisce Torre del Lago Puccini. Qui si estende un sistema dunale di grande interesse, in cui vegetano le alofite e le alotolleranti, che in altre zone del parco non sono presenti a causa dell’erosione della costa. Il comune di Vecchiano, insieme all’Università di Pisa, ha voluto sottolineare l’importanza di questa biodiversità promuovendo un singolare progetto di orto botanico, ovvero una duna artificiale visitabile a fini didattici.
L’estensione e la conseguente varietà di paesaggi sono peculiarità che attirano visitatori dai più diversi desideri: i contemplativi e gli amanti del tramonto sul mare possono partecipare a escursioni estive su litorali incontaminati mentre gli sportivi non si faranno mancare lunghe pedalate nelle pinete di San Rossore o magari vorranno conoscere meglio il padrone di casa di queste terre, il cavallo. Ben sei, infatti, i centri ippici che propongono escursioni in compagnia di mansueti quadrupedi, che lentamente cullano fin verso i boschi più interni.
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