Si è conclusa in questi giorni la missione organizzata dal Consorzio di tutela del Prosecco Doc per promuovere la propria Denominazione in uno dei mercati più esigenti: il Giappone.
Con le sue regole stringenti, il Paese del Sol Levante è notoriamente rigoroso, ma dai gusti raffinati. Attualmente si posiziona tra i migliori mercati dell’Asia con trend positivo sulle importazioni di Prosecco Doc avendo registrato nel 2022 un aumento dei consumi intorno al + 5% rispetto all’anno precedente, per un totale di 3 milioni di bottiglie acquistate.
«Il Giappone è un mercato difficile ed esigente - afferma il presidente del Consorzio di tutela della Denominazione di Origine Controllata Prosecco,Stefano Zanette -, da tutti ambito soprattutto nella fascia luxury perché il consumatore medio pretende molto, ma è in grado di apprezzare la qualità. Per noi, il fatto di poter contare su questo riconoscimento è un risultato importante che ci incoraggia a proseguire nella direzione intrapresa verso una continua ricerca del miglioramento della qualità del prodotto».
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