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Il Lugana si conferma una Doc in piena salute, che vuole investire nella promozione della denominazione come wine destination, avendo come punti di forza la vicinanza del Lago di Garda e la grande richiesta turistica da parte di utenti internazionali.
Bandiera del territorio del Lago di Garda nel mondo, con 210 soci, tra viticoltori ed imbottigliatori, e 2560 ettari vitati, la Doc Lugana osserva una crescita regolare nella produzione che a fine 2022 ha toccato 27.900.000 bottiglie prodotte (a fronte di 27 milioni e mezzo prodotte nell’intero 2021) per un totale di 209.181 ettolitri imbottigliati.

“Il 2022 è stato un anno positivo: la Doc Lugana si è dimostrata, rinnovando il trend positivo ri- spetto al 2021, una delle poche denominazioni italiane in controtendenza rispetto all’incertezza che ha caratterizzato i mercati, in particolare nella seconda parte dell’anno e che vedono molti vini in calo rispetto all’anno precedente (-3,5% in valore secondo l’Osservatorio Federvini Nomisma)” spiega Fabio Zenato, presidente del Consorzio di Tutela. Anche il prezzo medio delle uve e dello sfuso conferma il momento d’oro e il reale valore economico della Denominazione Lugana: prezzo medio delle uve pari a € 1,90 per Kg e del vino di € 3,65 al litro (dati Camera di Commercio di Verona). La priorità commerciale del Lugana rimane il cana- le Ho.Re.Ca., ovvero della mescita e della ristorazione.

La Germania continua ad essere un mercato molto importante per la Doc Lugana, che si unisce ad altri obiettivi strategici come il mercato statunitense, su cui si è concentrata l’azione promozionale nel 2022 con un tour Destination Lugana che ha avuto un grande successo di trade e di pubblico. Sono stati, inoltre, aperti nuovi canali e sono stati consolidati quelli già esistenti come Giappone e Regno Unito. Tra gli obiettivi principali per il 2023, che coinvolgeranno macro tematiche come il senso di appartenenza e consapevolezza del valore del territorio del Lugana e la promozione del Lugana come wine destination, ci sarà una comunicazione che ha l’obiettivo di valorizzare i punti di forza della Denominazione sia in Italia che all’Estero: “Stiamo parlando di un vino prodotto con un unico vitigno, il Turbiana, che giova di un suolo derivato dall’importante spinta glaciale ed un microclima legato al regime delle brezze di lago. I terreni dove viene coltivato questo vitigno sono prospicienti alle sponde del Bènaco e, dunque, in un ambiente dalla forte caratterizzazione “territoriale”. Ele-menti della natura unici e irripetibili che rendono il Lugana una vera eccellenza nel suo genere” conclude Fabio Zenato.

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