Studi e Ricerche

La pressione fiscale sale e i belgi rinunciano a una buona parte dei consumi di vino. Oppure, scelgono opzioni meno costose, per esempio preferendo il Cava allo Champagne. E' la fotografia dell'ultimo report di Wine Intelligence sul Paese. L'aumento delle accise sul vino, introdotte dal 2015 e trasferita sui consumatori, ha portato a un inevitabile calo dei volumi venduti. Complice anche il fatto che molti, per ovviare ai rincari, hanno preferito fare acquisti nei Paesi limitrofi che offrivano prezzi più convenienti. E forse i rincari sono anche il motivo del recente successo del Cava a scapito dello Champagne, che perde uno dei suoi mercati-roccaforte. A impattare sui consumi è intervenuto anche il Governo belga con la campagna "Tournée Minérale" che promuove un mese senza alcolici e che potrebbe aprire la strada ai vini a più bassa o nulla gradazione alcolica. Ma non così aperta da portare fino alla sperimentazione di novità, quali il vino blu o simili. Dall'indagine, infatti, emerge che i cosumatori belgi sono curiosi verso le scoperta di nuovi territori e nuove denominazioni, purché non si sconfini nell'innovazione non convenzionale.

Le preferenze dei Millennials

Analizzando i consumatori si scopre che i wine lovers più giovani (tra i 18 ed i 24 anni) hanno più consapevolezza sul valore dei soldi, ma sono anche quelli che bevono vino con minor frequenza, l’81% di loro dice di apprezzare il Cava, il 69% i rosati, mentre tra le varietà vince il Sauvignon Blanc (58%). Per loro l'etichetta è importante (55%), mentre il 45% ammette di non conoscere abbastanza sul vino, specie sui diversi terroir dei Paesi produttori. Comunque, la quasi totalità (94%) ama bere vino al ristorante, con il 39% di loro che sceglie senza alcun pregiudizio bottiglie con tappi diversi dal sughero.
Tra le tipologie preferite dai belgi, i bianchi hanno retto meglio all'involuzione del mercato rispetto a rossi e spumanti. Tra i più amati è lo Chardonnay, scelto negli ultimi 6 mesi dal 63% dei wine lovers, seguito dal Pinot Grigio (46%) e dal Sauvignon (45%). Al quarto posto il Riesling (29%) e a seguire Gewurztraminer (20%), Chenin Blanc (13%), Moscato (in calo, dal 18% del 2013 al 12% del 2018) e Viognier (8%).

Festa dei 50 anni per il museo del vino di Torgiano

27-04-2024 | Arte del bere

Il museo del vino di Torgiano compie 50 anni. Lo...

Sì dell’Europarlamento alle nuove misure sugli imballaggi - Vino e spiriti esclusi dal riuso

25-04-2024 | News

Il 24 aprile il Parlamento europeo ha dato il via...

Pubblicato regolamento su indicazioni geografiche

23-04-2024 | Normative

Sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea del 23 aprile 2024 è...

All’Accademia dei Georgifili si celebra il centenario di Oiv

23-04-2024 | Arte del bere

Festa a Firenze per i 100 di vita dell'Organizzazione internazionale...

Il labirinto della vite: un viaggio sensoriale nell'enologia e nell'arte

23-04-2024 | Arte del bere

Nel cuore dei comuni di Bassiano, Sezze e Sermoneta, la...

Aumento delle accise sul vino in Russia: come influirà sui prezzi al consumo?

23-04-2024 | Estero

L'aumento delle accise sui prodotti vinicoli in Russia non dovrebbe...

© 2024 Federvini - Federazione Italiana Industriali Produttori Esportatori ed Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed affini.

Please publish modules in offcanvas position.