Uno studio recentemente condotto presso l'Università Campus Bio-Medico di Roma ha introdotto un'innovativa idea nel mondo del vino: la creazione di pillole alimentari contenenti vino, progettate per nutrire gli astronauti nello spazio. Questa ricerca mira a superare molteplici sfide, inclusa la conservazione del gusto e della qualità del vino in una forma compatta, nonché a considerare gli effetti della microgravità sul consumo di bevande alcoliche nello spazio.
La dottoressa Elena Luciani, promotrice di questa iniziativa, ha presentato il progetto durante il Simposio “A tavola nello Spazio: produzione, conservazione e preparazione di cibo” presso l'Agenzia Spaziale Italiana di Roma. L'obiettivo principale è fornire agli astronauti cibi piacevoli e culturalmente familiari, tra cui il vino, al fine di migliorare il loro benessere durante le lunghe missioni nello spazio.
Un panel di degustazione composto da esperti del settore e lo chef stellato Gianfranco Vissani ha valutato diversi campioni di vino per comprendere come la percezione del gusto possa variare in base alla quantità degustata.
Questa ricerca non solo apre nuove frontiere per l'esplorazione spaziale, ma potrebbe anche avere impatti significativi nel settore alimentare, aprendo la strada a innovativi metodi di conservazione e consumo di bevande alcoliche.
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