Studi e Ricerche

Secondo il consueto rapporto del Centro Studi Confindustria l'economia italiana si trova di fronte a una serie di sfide cruciali. Nonostante il calo dell'inflazione a ottobre, i tassi rimangono elevati, limitando l'accesso al credito e impattando consumi e investimenti. La crescita economica stagna, con il settore dei servizi in contrazione e l'industria che fatica a riprendersi. Tuttavia, c'è qualche segno di miglioramento nell'export.

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In merito all'inflazione, sebbene sia finalmente rientrata sotto il 2%, i tassi elevati persistono, scoraggiando il flusso di credito e frenando l'attività economica. L'export italiano ha mostrato segni di vitalità nel terzo trimestre, ma le prospettive per il quarto trimestre appaiono sfumate a causa delle crescenti tensioni geopolitiche e della debole domanda estera.

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La situazione del credito per le imprese italiane si aggrava ulteriormente, con un aumento dei costi e una marcata diminuzione dei prestiti. Le imprese, influenzate dai tassi in salita e dai criteri più rigidi, faticano ad accedere al credito necessario per sostenere la crescita.

Il settore dei servizi mostra segni di declino, con una moderata flessione della spesa turistica e un calo marcato nell'indice Pmi a ottobre. Similmente, l'industria rimane debole, con una produzione stagnante e investimenti in ribasso.

La situazione degli investimenti è preoccupante, con dati qualitativi che suggeriscono una significativa frenata della spesa in beni di capitale. La domanda debole è identificata come uno dei principali ostacoli, mentre la fiducia delle imprese continua a scendere.

I consumi, già deboli nel secondo trimestre, sembrano aver subito ulteriori contrazioni, riflettendo un calo marcato nella fiducia delle famiglie e un calo nelle vendite al dettaglio nel terzo trimestre.

Nel contesto internazionale, la zona euro si avvicina allo zero, con segnali contrastanti in Spagna, Francia e Germania. La Cina reagisce alla frenata con massicci stimoli, mentre negli Stati Uniti la crescita nel 2023 sorprende in positivo.

In conclusione, l'Italia naviga attraverso un periodo economicamente critico, richiedendo politiche flessibili per stimolare la crescita e gestire le incertezze globali. Il contesto economico in costante evoluzione impone una vigilanza costante e un adattamento dinamico alle mutevoli condizioni internazionali.

Maggiori informazioni: Scende l'inflazione, ma tassi alti e meno credito. Servizi e industria deboli anche nel 4° trimestre (confindustria.it)

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