Studi e Ricerche

Obiettivi, attività, investimenti, organizzazione, valori. L’indagine di Wine Meridian fa emergere una considerazione: “Di fronte ad un mondo del vino che cambia, si continua a comunicare alla stessa maniera”. 

L'indagine condotta da Wine Meridian che ha coinvolto 324 aziende del vino con l’obiettivo di approfondire cosa significa oggi comunicare per le imprese del vino.

Dall’indagine è emerso che la maggioranza (85%) delle aziende investe in comunicazione, il restante 15% non si occupa di questo aspetto ma afferma di avere delle motivazioni ben definite: assenza di budget, tempo, personale formato, consapevolezza reale.

Far conoscere il proprio brand ed i valori aziendali risulta essere l’obiettivo più condiviso (59%) che le aziende mirano a raggiungere attraverso le attività di comunicazione. Il 29% del campione ritiene che l’obiettivo primario sia trovare nuovi clienti ed aumentare le vendite.

Le attività di comunicazione più utilizzate negli ultimi 3 anni si sviluppano soprattutto sui social media, ma anche, in misura inferiore, attraverso la partecipazione a fiere/eventi, l’implementazione del sito web ufficiale, lo sviluppo dell’e-mail marketing e di prodotti redazionali.

Solo il 14% delle imprese del vino ha una figura interna dedicata che si occupa di comunicazione, mentre il 19% del campione non ha nessuna risorsa impiegata su questo fronte. Il 20% delle aziende si affida ad agenzie esterne e la maggioranza (47%) utilizza una risorsa interna trasversale che svolge anche altri ruoli.

Il 59% delle aziende del settore vino dedica alle attività di comunicazione una percentuale del fatturato che va dall’1% al 5%.

Il 29% investe una percentuale del fatturato che va dal 6% al 20% ed il 7% del campione supera il 20% del fatturato. Il 5% non dedicata nessun investimento alla comunicazione.

Il 57% delle imprese dichiarano di pianificare annualmente la comunicazione, il restante 43% non si occupa di questo aspetto.

I 3 valori identitari maggiormente comunicati dalle aziende del vino fanno riferimento alla qualità dei prodotti, al territorio, alla famiglia. Mentre l’identità, la ricerca e l’originalità rimangono in fondo alla classifica.

“Le considerazioni finali che emergono da questa indagine riguardano il fatto che oggi il vino italiano si trova di fronte ad una rivoluzione culturale, ad un approccio da parte dei consumatori molto più laico, con meno pregiudiziali ideologiche” ha evidenziato Fabio Piccoli, direttore responsabile di Wine Meridian. “Si coltivano molte più tendenze rispetto al passato, però c’è un problema: c’è un mondo che cambia, molto più segmentato, però noi continuiamo a comunicare alla stessa maniera. Investendo poco, con poche competenze spesso delegate e con una difficoltà a selezionare i valori che ti rendono realmente unico e riconoscibile”.

 

Via libera ai progetti di ricerca pubblica nel settore vitivinicolo

21-09-2023 | Normative

Via libera alla procedura per la selezione e la concessione...

Dal 2024 in California nuove regole per il riciclo delle bottiglie

20-09-2023 | Estero

Il California Beverage Container Recycling and Litter Reduction Act entrerà...

Australia: roadmap per diminuire di oltre il 40% le emissioni di carbonio del settore vinicolo entro il 2030

20-09-2023 | Trend

La roadmap per la riduzione delle emissioni del settore vitivinicolo...

In India nuove definizioni per i Whisky mentre cambiano le informazioni in etichetta

20-09-2023 | Estero

Il Ministero della Salute e il Family Welfare/Food Safety and Standards...

Il dazio europeo sul whisky statunitense potrebbe salire al 50% nel gennaio 2024

20-09-2023 | News

Il rappresentante degli Stati Uniti per il commercio e il...

Acetaie aperte

20-09-2023 | Itinerari

Oltre 30 produttori dell’Aceto Balsamico di Modena Igp e dell’Aceto...

© 2023 Federvini - Federazione Italiana Industriali Produttori Esportatori ed Importatori di Vini, Acquaviti, Liquori, Sciroppi, Aceti ed affini.

Please publish modules in offcanvas position.