Alla data del 16 settembre 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 36,6 milioni di ettolitri di vino, 4,0 milioni di ettolitri di mosti e 495.907 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Come riportato in tabella 7, rispetto al 15 settembre 2019 si osserva una riduzione delle giacenze del 3,7% per i vini e un incremento delle stesse sia per i mosti (+17,0%) che, soprattutto, per i VNAIF (+234,2%). Le giacenze di vini sono in calo anche rispetto al 11 settembre 2020 (-1,2%). Rispetto allo stesso periodo, risultano in aumento del +19,1% le giacenze dei mosti e del 119,0% quelle dei VNAIF.
Circa il 58% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente il 23,9% del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Verona (10,1%) e Treviso (8,5%).
Il 53,5% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (59,5%). Il 25,4% del vino è a IGP, anche in questo caso con prevalenza del rosso (60,3%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,5% del totale. Il restante 19,5% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di DO presenti (526), 10 denominazioni costituiscono il 38,4% del totale dei vini a DO presenti; le prime 20 denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle DO (55,6%).
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