JFolder: :files: Il percorso non è una cartella. Percorso: [ROOT]/images/Ismea 24 luglio 2018
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Si avvia verso la conclusione la transizione dall’Igt (indicazione geografica tipica) alla Doc (denominazione origine controllata) del Pinot Grigio delle Venezie: dal 1° agosto, infatti, l'Igt non potrà più essere imbottigliato. A renderlo noto è il Consorzio Doc delle Venezie che ha chiuso la semestrale superando il milione di hl di vino certificato (1.003.615 hl) pari a oltre 130 milioni di bottiglie di Pinot grigio per un 73% di prodotto vendemmiato e un 50% di imbottigliato. "Si chiude - ha commentato il presidente dell'organismo di tutela Albino Armani - una fase storica del Pinot grigio del Nord-est che uscirà quindi dalle cantine solo con la garanzia della Doc proiettando la varietà locale, una delle poche che caratterizzano questo territorio, verso un futuro di riqualificazione e riposizionamento del prodotto sui mercati". Quanto invece alla previsione della prossima vendemmia il presidente, con le dovute cautele, ha detto "che si preannuncia molto buona con un +20%". Anche se i produttori sono ancora molto cauti sui risultati di mercato. “Ci aspetta ancora un anno di sofferenza, dovuto al periodo di transizione – spiega Christian Marchesini presidente Viticoltori di Confagricoltura Veneto –. A rallentare il mercato sono le scorte dell’Igt, che non sono ancora terminate. Quando il sistema entrerà a pieno regime, non si potrà più imbottigliare l’igt e a quel punto la situazione dovrebbe stabilizzarsi. Solo allora potremo avere una fotografia reale dell’andamento della doc”.
Intanto nei giorni scorsi - informa il Consorzio in una nota - è stata inviata alla Provincia Autonoma di Trento e alle Regioni Friuli-Venezia Giulia e Veneto una formale richiesta di stoccaggio del Pinot grigio, che dovrebbe modulare l'immissione al consumo del prodotto a Pinot grigio delle Venezie in maniera coerente con l'evoluzione della domanda. Un intervento - viene precisato - doveroso nei confronti dei produttori e delle organizzazioni di categoria per garantire stabilità al mercato delle uve della prossima vendemmia, dei mosti e dei vini e mettere al riparo il prodotto da oscillazioni speculative.
Il Consorzio Doc delle Venezie è stato costituito ad aprile 2017, un organismo che mette assieme la maggior parte dei produttori del Pinot Grigio nel Veneto e che ha come obiettivo quello di valorizzare questa importante produzione, stabilizzare i redditi e creare occupazione. Il percorso di qualificazione della nuova Doc, avviato grazie a un disciplinare puntato con decisione sulla qualità, ha ridefinito i valori di riferimento per ogni fase produttiva con l’obiettivo di valorizzare tutti i vini Pinot grigio, diminuendo la produzione di ben 26 ettolitri/ettaro rispetto alle IGT. Questo ha permesso un miglioramento significativo dei parametri qualitativi del prodotto finale che verrà etichettato come Pinot grigio Doc delle Venezie. Che sia Doc delle Venezie o che venga etichettato secondo i disciplinari di una delle 20 Doc territoriali che storicamente producono Pinot grigio, a partire dalla vendemmia 2017 tutto il prodotto Triveneto è certificato in modo tale da comporre un Sistema coordinato e garantito a vantaggio del consumatore finale.
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