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Il valore del mercato dell’intelligenza artificiale nell’industria alimentare mondiale raggiungerà 43,4 miliardi di dollari entro il 2028, quintuplicando il valore di 8,2 miliardi del 2023 con un CAGR del 39,5% nel periodo 2023-2028. Sono i dati che emergono da una ricerca realizzata dal Team Innovation di PwC Italia sugli usi e le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale Generativa nell’industria alimentare.

Il Nord America guida il mercato globale: l’AI nella food industry vale 3.5 miliardi di dollari. Seguono Europa ($2,2 miliardi) e APAC ($1,7 miliardi). La logistica è il segmento della filiera in cui l’AI vale di più ($2,8 miliardi): premia il magazzino intelligente e la gestione centralizzata del dato.

Il controllo qualità è il segmento dove l’AI crescerà maggiormente: raggiungerà $6,2 miliardi nel 2028 (con un CAGR del 40.63%). In Italia l’AI è stata implementata dal 43% delle startup Food Tech, mentre il 37% adotta tecnologie di machine learning.

I valori nutrizionali influenzano gli acquisti del 45% degli utenti online, seguiti dal rapporto qualità-prezzo (20%). Il 43% dei consumatori è disposto a spendere di più per packaging sostenibili e pratiche aziendali responsabili.

Il crescente ricorso all’AI nell’industria alimentare è sostenuto da tre fattori:

Normative - Regolamentazioni come GDPR, OECD, CCPA e AI ACT contribuiscono a promuovere l’uso responsabile dell’AI, proteggendo i dati dei consumatori e incentivando le

aziende a sviluppare soluzioni che aumentino l’efficienza operativa.

Competenze - È prevista una crescita di forza lavoro qualificata e specialisti AI del +36% entro il 2031, che si traduce in nuove competenze per ottimizzare la produzione, la

distribuzione e la sicurezza alimentare.

Automazione dei processi - L’AI migliora l’efficienza operativa automatizzando i processi, riducendo gli sprechi e aumentando la produttività sostenibile.

Nel 2023 l’AI nel settore alimentare in Nord America ha raggiunto un valore di $3,5 miliardi, con una quota del 42,7% sul mercato globale che, secondo PwC, salirà al 43,4% nel 2028. La leadership di mercato del Nord America è legata all’intensificazione dei controlli sulla sicurezza alimentare, all’introduzione di standard di qualità più elevati e all'adozione di nuovi modelli di business per l'automazione dei processi, soprattutto nella logistica.

L'Europa, con una quota del 27% e un rendimento di $2,2 miliardi, si posiziona al 2° posto del mercato globale, grazie alle performance di Germania e Francia, seguite da Italia, Spagna, Paesi Bassi e Svizzera. Il mercato dell’AI nel settore è trainato dalle normative europee per l'introduzione di nuovi modelli di business per la sicurezza e il controllo qualità alimentare e da nuove applicazioni di analisi predittiva per gestire la catena di approvvigionamento.

L’APAC è il 3° mercato nel 2023, con una quota del 21% pari a $1,7 miliardi ma, secondo le proiezioni di PwC, sarà la regione in cui l’uso dell’AI nella filiera alimentare crescerà di più nei prossimi anni con un CAGR del 40% (2023-2028), grazie alle iniziative governative per il finanziamento delle industrie, il sostegno all'agricoltura e alla ricerca per la sicurezza alimentare e lo sviluppo di una forza lavoro qualificata attraverso programmi come AI TEACH per l'ASEAN.

L'Impatto dell'AI sulla catena di valore del settore alimentare

Guardando ai segmenti della filiera agroalimentare, la logistica rappresenta il 34,5% del mercato dell’AI, grazie all’uso di sistemi avanzati per l'automazione che potenziano l'efficienza e la reattività dei magazzini. L’AI, impiegata per il miglioramento degli imballaggi, e l’adozione di sistemi di ispezione visiva automatizzati garantiscono consegne tempestive e preservano l'integrità dei prodotti lungo tutta la catena di fornitura.

Nei prossimi anni il controllo qualità sarà il segmento trainante per l’innovazione dell’AI nel settore e raggiungerà, secondo le stime di PwC, un valore di mercato di $6,2 miliardi nel 2028, con un CAGR medio del 40,6% (2023-2028). L’innovazione nel controllo qualità è legata, da un lato, alle normative più stringenti sugli standard di sicurezza e trasparenza alimentare e, dall'altro, alle richieste dei consumatori sulla provenienza dei prodotti e sulla sostenibilità dei processi. Algoritmi avanzati per il monitoraggio in tempo reale della catena di fornitura, l'applicazione di tecnologie predittive per la manutenzione preventiva e l'integrazione di sistemi di tracciabilità intelligenti sono gli strumenti che agevoleranno la transizione.

In linea con le tendenze globali, in Italia l’Intelligenza Artificiale è la tecnologia più adottata fra le 341 startup del settore Food Tech prese in analisi da PwC (42,8%), seguita dal Machine Learning (37%), biotecnologie (32%), Internet of Things (28,6%), blockchain (10,5%) e robotica (9,5%).

Foto Freepik

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