(ANSA) - ROMA, 23 MAG - Federalimentare accoglie con soddisfazione l'opposizione della Commissione Europea alla richiesta dell'Italia di autorizzare il meccanismo del reverse charge dell'Iva per le forniture alla Grande Distribuzione Organizzata, introdotto dalla Legge di Stabilita' 2015: lo spiega l'associazione in una nota specificando che "la misura rischiava di generare una perdita di liquidita' pari a 8 miliardi di euro per le imprese alimentari, che rappresentano il secondo settore manifatturiero italiano e anello centrale della prima filiera economica nazionale".
"Una situazione tanto piu' spiazzante per le 52mila Pmi del nostro settore, che costituiscono il 90% del totale - dice Luigi Scordamaglia, Presidente di Federalimentare -. La Commissione Europea, nel suo intervento, ha evidenziato che non sussistevano i requisiti per la deroga alla disciplina generale sull'Iva, che la misura era inefficace rispetto agli obiettivi perseguiti e addirittura che questo meccanismo rischiava di favorire il sommerso".
"Da evidenziare comunque - conclude Scordamaglia - che lo stesso Governo aveva gia' dimostrato su nostra istanza disponibilita' a fare un passo indietro sulla norma in quanto la stessa norma avrebbe innescato ricadute a catena anche in termini di riduzione della domanda interna, sull'intera filiera agroalimentare e sul relativo indotto a livello nazionale".
(ANSA)
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