Nell’ottobre del 2019 il CST, il Comitato scientifico e tecnico dell’Oiv, ha approvato l’inserimento nel programma di lavoro degli studi sull’uso dell’acqua nel processo di vinificazione. È stata istituita una task force sull'acqua nella vinificazione, incaricata di occuparsi delle questioni scientifiche e tecniche relative all’aggiunta di acqua nel processo di elaborazione del vino; la prof.ssa Monika Christmann è stata designata quale relatrice.
Secondo l'Organizzazione internazionale della vite e del vino l'aggiunta di acqua è generalmente autorizzata nel caso di necessità tecnologiche, specie per veicolare qualsiasi sostanza enologica il cui uso quale additivo alimentare o coadiuvante tecnologico sia consentito. Inoltre, le diverse normative non specificano la percentuale massima di acqua consentita nel caso di necessità tecnologiche. I componenti della task force hanno valutato i requisiti dell’acqua esogena a uso tecnologico per disciogliere le sostanze enologiche e per le pratiche di vinificazione. La mancanza di conoscenze e trasparenza sulla quantità di acqua aggiunta per obiettivi enologici determina una condizione di incertezza giuridica negli scambi internazionali. È importante, comunque, che tutte le decisioni abbiano un fondamento scientifico e non lasciare le autorità in questa situazione di incertezza.
Vai alla relazione.
05-07-2022 | Estero
Quattro anni dopo l'inizio delle trattative, Il 30 giugno scorso...
05-07-2022 | Arte del bere
La Milano Wine Week annuncia le date della nuova edizione...
05-07-2022 | Trend
Negli ultimi due anni, grazie all’Italian Wine Tour, l’iconico camper...
05-07-2022 | Arte del bere
Il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo - che raggruppa oltre 200 produttori...
05-07-2022 | Estero
L'Alaska cambia le regole sulle licenze alcoliche. La nuova legislazione...
05-07-2022 | Studi e Ricerche
L'84% delle aziende italiane del vino presenta almeno una certificazione...