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Domani martedì 15 febbraio a partire dalle 8:30 si aprirà il dibattito in assemblea plenaria a Strasburgo per la votazione sul Rapporto Rafforzare l'Europa nella lotta contro il cancro prodotto dalla commissione Beca. Come noto il Rapporto assevera una disposizione assai punitiva verso il comparto vini e spiriti, sostenendo che non esista un livello di consumo in sicurezza rispetto ai possibili danni alla salute. 

A questo proposito sono stati presentati in Europarlamento alcuni emendamenti volti a individuare un atteggiamento più equilibrato sulla questione. Gli emendamenti saranno messi al voto domani a partire dalle ore 20. Mercoledì 16 ci sarà il voto sul Rapporto.

Sono stati presentati diversi emendamenti che riguardano i paragrafi della relazione dedicati alle bevande alcoliche, i principali:

  • Soppressione, al paragrafo 15 della relazione, del riferimento all’assenza di un livello di sicurezza nel consumo di alcol (il c.d. no safe level);
  • Riformulazione del paragrafo 15 della relazione per introdurre un chiaro riferimento al “consumo dannoso” di alcol come obiettivo della strategia di contrasto al cancro;
  • Riformulazione del paragrafo 16 della relazione per sostituire il riferimento all’introduzione di “health warnings” in etichetta con messaggi sul consumo responsabile;
  • Riformulazione del paragrafo 16 della relazione per ricondurre il divieto di sponsorizzazione a quegli eventi sportivi destinati ad un pubblico di minori.

In queste settimane si sono moltiplicati gli appelli - anche al Governo italiano - perché ci si mobiliti contro decisioni a livello europeo in grado di recare un grave danno all'intero comparto. Soprattutto perché il Rapporto Beca non tiene conto di tutte le evidenze scientifiche in base alle quali pur essendo necessario promuovere un consumo responsabile non si può  affermare l'assenza di un livello di sicurezza nel consumo di alcol (no safe level).

Da mesi ci siamo appellati ai vari Ministri competenti per chiedere un’azione concreta, incisiva e determinata a difesa di un comparto fondamentale della filiera agro-alimentare italiana. Un mondo fatto di socialità, convivialità, consumo consapevole e responsabile, basato su quello stile mediterraneo che il mondo intero ci invidia. Crediamo sia arrivato il momento di dare una risposta forte attraverso una strategia nazionale, che vada oltre le dichiarazioni per i media, e si esprima con conseguenti prese di posizione puntuali e concrete su tutti i tavoli di discussione a livello europeo e internazionali”  ha dichiarato Micaela PalliniPresidente di Federvini, chiedendo l'apertura di un tavolo di concertazione e di coordinamento tra Ministero delle Politiche Agricole, Ministero della Salute e Ministero degli Affari Esteri per definire la posizione italiana in tutte le sedi internazionali.

 

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