Dopo che lo scorso gennaio l’Ustr - United States Trade Representative - aveva annunciato di sospendere qualunque azione verso gli Stati, tra i quali l’Italia, che avevano introdotto la digital tax, venerdì 26 marzo sono stati resi noti i prossimi passi rispetto all’indagine. Si procederà con un avviso pubblico per raccogliere commenti su possibili azioni commerciali da intraprendere.
L’Ambasciatrice Katherine Tai ha dichiarato: “Gli Stati Uniti si impegneranno a raggiungere un consenso internazionale attraverso l’organismo dell’Ocse sulle questioni fiscali internazionali. Tuttavia, fino a quando non verrà raggiunto un accordo, manterremo aperta l’opportunità di intervenire nell'ambito della procedura prevista dalla Sezione 301, inclusa, se necessario, l'imposizione di tariffe".
Nel frattempo l’Ustr ha deciso di chiudere le indagini contro l'Unione europea e la Repubblica Ceca, mentre l’Italia rimane sotto osservazione. Al momento non sembra che i vini e le bevande spiritose siano prese di mira nell’ambito di questa controversia.
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