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Lunedì 15 giugno si è svolto il vertice tra il Primo Ministro Boris Johnson, la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen, il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel e il Presidente del Parlamento europeo David Sassoli ed è stata resa nota la decisione del Regno Unito di non richiedere alcuna proroga del periodo transitorio, che terminerà dunque il 31 dicembre 2020.

In virtù di tale prospettiva, il Regno Unito ha rivisto la pianificazione delle procedure di controllo doganale per i prodotti importati nel Regno Unito, in modo da fornire agli operatori il tempo necessario per adeguarsi, secondo le seguenti tempistiche:

  • Da gennaio 2021 gli importatori del Regno Unito dovranno prepararsi alle procedure doganali quali ad esempio la registrazione dei beni importati e avranno a disposizione 6 mesi per completare la dichiarazione doganale. Sono previsti diversi controlli sull’importazione di bevande alcoliche e particolare attenzione verrà posta sull’applicazione dell’IVA.
  • Da aprile 2021 tutti i prodotti di origine animale ed i vegetali oggetto di specifica normativa nonché i prodotti derivati dovranno presentare una pre-notifica ed essere accompagnati dalla documentazione sanitaria
  • Da luglio 2021 gli operatori dovranno presentare la dichiarazione doganale al momento dell’ingresso e pagare le tasse. Saranno richieste dichiarazioni sulla sicurezza e sulla salubrità dei prodotti importati, con particolare attenzione ai prodotti oggetto delle norme SPS in materia sanitaria e fitosanitaria, i quali saranno oggetto di controlli.

I negoziati continueranno con un ritmo più serrato e Boris Johnson si è dichiarato favorevole a sottoscrivere un accordo commerciale con l’Unione europea. Diversamente, ove non fosse raggiunto tale accordo, il Regno Unito e il l’Unione europea regoleranno i rapporti commerciali sulla base delle regole del WTO e saranno applicate le rispettive clausole MFN, e cioè di nazione più favorita.

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