"Siamo contrari, i consumatori vanno educati non puniti". Questa la posizione espressa dalla ministra delle Politiche agricole Teresa Bellanova in merito al Nutriscore a margine del Consiglio Ue Agricoltura.
"Non siamo d’accordo con il Nutriscore - ha detto - non riteniamo si debbano individuare degli alimenti come lo zucchero e il sale per mettere il bollino rosso ai prodotti, riteniamo che sia più utile insistere maggiormente sulla dieta mediterranea e quindi sulla giusta quantità del consumo alimentare. Sulla base di questo stiamo lavorando e l’auspicio è che più Paesi si rendano conto che non bisogna né punire né imporre ai consumatori ma bisogna educarli".
Le affermazioni della ministra contro l'etichetta a semaforo sono state accolte con favore da molti. "L'Italia fa bene a far sentire la sua voce e a sollecitare una normativa europea univoca e non fuorviante. Abbiamo sempre espresso la nostra contrarietà alla classificazione del cibo con semafori e nutri-score, perché mette all'indice numerosi prodotti riconosciuti universalmente sani, a partire dall'olio extravergine d'oliva - ha spiegato il presidente di Confagricoltura -. L'Italia è il primo Paese dell'Unione Europea per numero di prodotti agroalimentari riconosciuti a denominazione d'origine protetta (DOP) e a indicazione geografica protetta (IGP), molti dei quali diventano 'a rischio' con l'etichettatura a semaforo".
"Interventi come questo della ministra Bellanova, ma anche azioni come quella compiuta dal ministro Speranza la scorsa settimana a Bruxelles, quando ha incontrato la nuova Commissaria alla Salute Stella Kyriakides alla quale ha manifestato le preoccupazioni italiane sul Nutriscore, o il lavoro che ha svolto il ministro degli Affari europei Vincenzo Amendola insieme a tutto il governo, sono fondamentali in questa "guerra tra etichette" ha affermato il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio. "L'Italia - ha aggiunto - non può permettersi di perderla questa guerra, né da un punto di vista economico né, soprattutto, dal punto di vista della salute dei consumatori"
Nel nostro Paese - ha annunciato la ministra a Bruxelles - si sta completando la sperimentazione di un 'sistema a batteria' che indichi al consumatore quale percentuale di fabbisogno giornaliero degli elementi nutritivi ha raggiunto. Un sistema alternativo all'etichetta a semaforo.
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