Da New York a Tokyo, da Londra a Singapore, ecco le novità proposte dai guru internazionali della mixology.
Per cominciare, nel 2020 l’innovazione sarà ispirata dalla riscoperta delle pratiche tradizionali. E ci sarà sempre più attenzione alla qualità degli ingredienti, al servizio, alle esigenze del mercato. Ma anche alla ricerca di tecniche e contaminazioni.
In arrivo da Oltreoceano, ma già affermati anche in Italia, i cocktail imbottigliati prenderanno sempre più piede. Spesso si ispirano agli anni del Proibizionismo, e vengono serviti in piccole bottiglie con l’etichetta del locale e la ricetta.
Nei bar di tendenza invece già si diffondono Draft Cocktails, mix già pronti e che si spillano come una birra.
Seguendo una tendenza iniziata già nel 2018, il cocktail diventa anche giocoso. Esperienze a 360 gradi per far interagire e divertire gli ospiti ingaggiando tutti i cinque sensi.
Arriva dalla City la tendenza di conservare i cocktail nel cuoio e nelle pelli, rivisitando una tradizione tipicamente spagnola e, ancora prima, preistorica.
Mentre da NY arrivano i cocktail filtrati al burro o al bacon, che utilizzano superalcolici al gusto affumicato della pancetta o all'acqua di burro.
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