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Il 29 luglio si è svolto presso il Ministero degli Affari Esteri un incontro della filiera vitivinicola – Assoenologi, Confagricoltura, CIA, Copagri, Confcooperative, Federvini, Federdoc, Legacoop, Unione Italiana Vini – con il Direttore Generale per la Promozione del Sistema Paese Vincenzo De Luca.

La riunione, sollecitata dalla stessa filiera, prende le mosse dall’attuale congiuntura geopolitica ovvero sui rischi che potranno derivare dall’applicazione dei dazi americani che coinvolgeranno anche il settore vinicolo, previsti presumibilmente dall’autunno e sulla Brexit che deve essere definita entro il 31 ottobre.

Due scadenze molto ravvicinate che riguardano mercati di sbocco estremamente rilevanti per il vino italiano: un valore export che, negli USA, si aggira su circa 1 miliardo e 500 milioni di Euro e nel Regno Unito, seconda destinazione al livello UE, si attesta su circa 900 milioni di Euro; insieme rappresentano 1/3 del valore totale dell’export.

Il Direttore Generale De Luca, nell’assicurare la massima attenzione nei tavoli istituzionali ai quali il Ministero degli Affari Esteri partecipa congiuntamente ai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Agricoltura, conferma il pieno sostegno delle istituzioni verso il settore vinicolo.

Si apre un giro di tavolo durante il quale emerge chiaramente la necessità del settore vinicolo di incrementare e sviluppare il proprio valore che si esprime prevalentemente attraverso l’innata vocazione all’export.

Piero Mastroberardino, Presidente del Consiglio del Gruppo Vini, nel sottolineare la grande forza evocativa ed emozionale propria del vino italiano, ricorda anche come la filiera sia molto articolata e frammentata perché composta da tante piccole e medie imprese che costituiscono il tessuto connettivo del settore.

Piero Mastroberardino nell’auspicare un fronte istituzionale che sia convergente e che incentivi la sinergia del pubblico con il privato, evidenzia l’importanza di rendere costante ed efficace l’azione di promozione e di sostegno all’internazionalizzazione. L’incremento del valore deve passare necessariamente attraverso una riflessione più strategica e lungimirante che diversifichi le azioni adattandole ai mercati per avviare e consolidare piani promozionali durevoli nel tempo.

Il Direttore De Luca nell’accogliere la richiesta di migliorare ed implementare le strategie di promozione, ricorda, nell’ambito delle azioni promozionali coordinate dal Ministero degli Affari Esteri, l’iniziativa della “Settimana della Cucina italiana”, giunta quest’anno alla terza edizione, e il piano “Vivere all’italiana”.

Il Ministero degli Affari Esteri, nel rimanere in attesa di una proposta operativa della filiera sulla promozione, si impegna a fissare un nuovo tavolo dopo la pausa estiva.

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