Il proprietario di JD Wetherspoon, nota catena di pub inglesi, ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Determinato sostenitore della hard Brexit ha imposto di eliminare nei suoi 900 locali vini e birre europei, ovvero non British. Unica - inspiegabile - eccezione per la birra belga Stella Artois.
Già lo scorso anno aveva posto il veto allo champagne Möet & Chandon e al Prosecco. Oggi l’ascia è caduta su tutte le altre etichette. Tim Martin, questo il nome del proprietario, ha annunciato che sostituirà i vini dell’odiata Europa con bottiglie americane, australiane, cilene e, naturalmente, britanniche. Ha inoltre detto che cercherà di spingere il consumo delle autentiche bibite locali, come i sidri e i Perry, derivati da pere fermentate.
In realtà, dietro alla inaspettata presa di posizione c’è anche una richiesta di intervento del governo perché limi le tasse applicate ai consumi nei pub (“una volta fuori dall’Europa - è la sua opinione - nessuno ce lo potrà vietare”) e acconsenta a un incentivo fiscale per la vendita di birre alla spina, in luogo di quelle in bottiglia o lattina.
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