Analizzando diversi report che “predicono” l’andamento dei consumi di vino mondiali per il 2019, abbiamo raccolto le tendenze più interessanti. Non hanno la pretesa di essere 'scientifiche', ma piuttosto di offrire uno spunto di riflessione.
1 - Ancora ridotti i livelli di conoscenza generale sul vino e sulla provenienza
Negli ultimi due anni si è assistito a una tendenza interessante: sempre più persone in diversi mercati in tutto il mondo dicono che si interessano di vino, che la categoria è importante per loro, che si prendono del tempo quando acquistano vino… in una parola, sono più coinvolti. Allo stesso tempo, la conoscenza oggettiva generale della categoria - comprensione delle varietà di uva, dei paesi di origine, delle regioni e così via - è in declino: le persone conoscono meno particolari sul vino. La conoscenza, il coinvolgimento e la spesa per bottiglia sono stati finora tradizionalmente fortemente correlati negli acquisti di vino. Eppure ora stiamo assistendo all'emergere di segmenti di consumatori che si preoccupano molto, spendono molto, ma hanno bassi livelli di conoscenza, o altospendenti con una conoscenza limitata e livelli di coinvolgimento medio.
2 - Il vino vegano diventerà una realtà
La maggior parte dei vini utilizza agenti chiarificanti derivati da latte, albume d'uovo, proteine animali e di pesce per rimuovere le particelle torbide dal vino prima dell'imbottigliamento finale. Mentre tutti questi agenti vengono rimossi dal prodotto finale, la loro presenza nel processo rende il vino non vegano. Altri agenti di chiarificazione, inorganici, come il carbone di legna possono fare lo stesso lavoro: è semplicemente una scelta fatta dall'enologo. La maggior parte dei vegani con cui abbiamo parlato nell'ultimo anno non sono a conoscenza di questo problema. Tuttavia: il mondo dei social media sta iniziando a prendere piede, i consumatori più giovani e più coinvolti (e che usano i social) stanno diventando consapevoli dell'offerta di vino vegan, e sono state introdotte una serie di liste di vini vegani reperibili nelle principali aree urbane. La questione delle necessità vegane del vino non rimarrà ai margini più per molto tempo.
3 - I marchi di vino con strategie di investimento sostenute prospereranno a spese dei concorrenti di secondo livello
I marchi sono importanti per la categoria del vino. Questo mondo potrebbe non avere la semplicità di alcune altre categorie di prodotti alimentari, ma si applicano ancora le regole di base del comportamento dei consumatori e delle relazioni di marca. Se non altro, sono ancora più rilevanti, in quanto la marca è un modo molto semplice e veloce per navigare in una decisione d'acquisto complessa.
4 - La cannabis entrerà anche nel vino?
Alimenti e bevande infuse con cannabis stanno prendendo piede in tutto il mondo. Non sarà il caso dell’Italia, forse. Ma di certo, le opportunità offerte dal mercato appena legalizzato della cannabis e dei suoi derivati in Canada come in altri Paesi esteri, amplieranno le occasioni di business anche per il vino. La categoria "edibles" di cannabis in alcuni mercati diventerà legale nel 2019, e un certo numero di aziende, in particolare Canopy Growth, stanno già studiando come incorporare la cannabis nei cocktail. Altre stanno invece guardando al mondo della birra infusa con cannabis. Il passo verso il vino è breve.
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