Cognac francese, le proposte dei produttori alla Cina per evitare dazi permanenti
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I produttori francesi di Cognac hanno avanzato una proposta di prezzi minimi per l’esportazione verso la Cina, con l’obiettivo di evitare l’introduzione di dazi permanenti fino al 39%. La proposta, visionata da Reuters, stabilisce soglie comprese tra circa 20 e 300 dollari al litro, a seconda del tipo e dell’invecchiamento del prodotto.
L’offerta è stata trasmessa ai produttori da uno studio legale con sede a Parigi, GIDE, che rappresenta il settore nelle trattative con il ministero del Commercio cinese. Lo studio ha preferito non rilasciare dichiarazioni. La proposta prevede, ad esempio, un prezzo minimo all’importazione di 144,70 yuan (20,16 dollari) per i cognac “Very Special” (VS), e di oltre 2.100 yuan (296,16 dollari) per la categoria “Extra Extra Old” (XXO), invecchiata almeno 14 anni.
L’iniziativa si inserisce nel contesto dell’indagine anti-dumping avviata da Pechino nel gennaio 2024, dopo che l’Unione Europea aveva imposto dazi sulle auto elettriche cinesi. Nel frattempo, le autorità cinesi hanno già applicato dazi provvisori sui brandy europei, composti in gran parte da Cognac francesi, e stanno ora valutando il cosiddetto “impegno sui prezzi” avanzato dall’industria.
Negli ultimi giorni si sono susseguiti incontri tecnici a Pechino e riunioni politiche a Parigi, alimentando le speranze di una soluzione imminente. Tuttavia, le trattative si sono concluse senza un’intesa. Il termine fissato da Pechino per la conclusione dell’indagine è il 5 luglio.
La Cina rappresenta il mercato di esportazione più importante per il cognac francese in termini di valore. Un accordo che consenta di evitare i dazi sarebbe cruciale per un settore da 3 miliardi di dollari, già sotto pressione a causa del rallentamento delle vendite e di ulteriori minacce tariffarie dagli Stati Uniti.
Photo Credit: Pexels
Source: BNN Bloomberg