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Ferrari Brut: un Blanc de Blancs da primato
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Il Ferrari Brut conquista il titolo di World Champion Blanc de Blancs ai The Champagne & Sparkling Wine World Championships in un’edizione che sembra sancire una svolta: in un concorso presidato storicamente dagli Champagne, il successo di un Trentodoc non è soltanto un risultato tecnico, ma il segnale di un nuovo equilibrio. Le bollicine italiane tornano al centro delle scelte consapevoli, accompagnando i rituali del bere con un’identità sempre più definita.
La vittoria diventa così il momento ideale per ripensare la Linea Classica. Ferrari Brut, Rosé e Demi-Sec aggiornano la propria immagine in un dialogo calibrato tra continuità e contemporaneità. Il Brut rimane fedele al bianco e nero storico, una “divisa” riconoscibile che ribadisce la centralità dell’etichetta simbolo. Il Rosé sceglie una tonalità di rosa più piena e attuale, mentre il Demi-Sec cambia quasi pelle: adotta un blu scuro deciso e un nuovo nome, Vellutum, che richiama la morbidezza tattile e l’atmosfera dei momenti di fine cena.
Il restyling coinvolge anche gli astucci, ormai parte integrante dell’esperienza: si regalano, compaiono sui social, diventano dispositivi narrativi. Le nuove confezioni mettono in risalto il marchio e introducono un elemento testuale che racconta storia e valori della casa, spostando l’attenzione dal semplice “bel packaging” a un racconto più strutturato.
Accanto all’estetica, la sostenibilità entra in scena con discrezione ma decisione: etichette ottenute da fibre residue dei semi di cotone, collarini in carta riciclata certificata FSC, astucci completamente riciclabili. Non una rivoluzione, ma un riallineamento necessario a una sensibilità ormai imprescindibile.
Sul piano enologico, il Ferrari Brut resta un riferimento stabile del metodo classico italiano, forte di punteggi internazionali e di una reputazione consolidata. Oggi, però, il suo valore passa anche dal modo in cui si presenta e si racconta. Il titolo mondiale e il nuovo design diventano così due espressioni della stessa strategia: affermare un immaginario coerente, capace di parlare tanto al calice quanto allo sguardo.
Photo Credit: Ferrari Trento
Source: Harper’s Bazaar
