Itinerari

Federvini consiglia i posti da visitare e gli itinerari da seguire per apprezzare ogni sfumatura dello stile di vita mediterraneo.

Venerdì, 07 Settembre 2018

Sulla Strada del Cantico in Umbria

di Teresa Capodimonte

Sulle colline umbre i vitigni trovano per crescere posizioni ideali, fornendo la materia prima di altissimo livello che affonda le sue radici nel tempo. La produzione vitivinicola regionale nelle nostre terre risale infatti all’epoca degli Etruschi. Le caratteristiche geomorfologiche dei terreni, sciolti e permeabili, favoriscono la crescita e la piena maturazione delle uve.

Autentica terra di mezzo esattamente al centro dell'Italia, l'Umbria racchiude storie, identità e caratteri che fanno di questa piccola regione un grande scrigno di tesori, unici per importanza storica e culturale. Tra dolci colline lontane dal mare, si annidano borghi incantati, abbazie, pievi, eremi, bellezze paesaggistiche e tradizioni rurali che raccontano un'armoniosa integrazione tra uomo e natura.

La Strada dei Vini del Cantico vuole essere il punto di riferimento per la scoperta di questo territorio ricco di attrattive turistiche, culturali ed enogastronomiche. La nostra mission è contribuire alla valorizzazione delle produzioni enologiche di qualità, collegandole ai valori culturali e ambientali dei territori della Strada.

L’autunno, periodo di vendemmia, è certamente uno dei momenti più suggestivi per trascorrere qualche giorno in questi luoghi, ma anche l’inverno offre paesaggi emozionanti e gusti intensi di una gastronomia tipica e ricca di sapori, oltre alla possibilità di seguire la particolare lavorazione delle uve per i vini passiti. In primavera e in estate, infine, è possibile abbinare al percorso enologico passeggiate a piedi, in bicicletta e a cavallo, in un ambiente naturale molto vario dove ovunque si sentono i profumi dell’aria pulita e delle acque, anch’essi diverso da stagione a stagione.

Lungo le Strade dei Vini in Umbria, il divino incontra il terreno, il profano si fonde con il sacro. Numerosi sono gli itinerari possibili nella Terra dei Santi, in sintonia con misticismo, arte sacra e tradizione culinaria. Allietano i percorsi pic-nic in vigna, visite in cantine e frantoi, degustazioni di prodotti locali e ottimi vini. Non potranno mancare il Sangiovese e naturalmente i tradizionali tozzetti con Vin Santo!

Assisi si allunga sulle pendici del Monte Subasio, al di sopra della pianura in cui scorrono il Topino e il Chiascio. Benché possa vantare un’origine di epoca romana, l’attuale aspetto di Assisi, tanto degli edifici quanto del tessuto urbano, è stato sicuramente determinato dallo sviluppo medioevale.
Oltre agli edifici di culto di così grande importanza da non poter essere considerati suo patrimonio esclusivo, come la Basilica di San Francesco, è possibile ammirare anche la Basilica di Santa Chiara e la Chiesa di San Pietro; la prima eretta in forme gotiche fra il 1257 e il 1265, la seconda di poco più antica, decorata da un elegante portale mediano e tre rosoni. Il Duomo, dedicato al patrono San Rufino, mantiene inalterata una splendida facciata con sculture e rilievi; l’interno, invece, ha subito nei secoli interventi di ricostruzione che ne hanno stravolto l’impianto originario del XIII secolo.

Todi è una città medievale che sorge in cima ad una collina a dominare l’incantevole valle del Tevere.
Situata a pochi chilometri da Perugia e Orvieto, è circoscritta tra tre cerchia di mura (etrusche, romane e medievali) che racchiudono innumerevoli tesori. Tra le cose da vedere a Todi, una delle vedute più belle è sicuramente quella di Piazza del Popolo, cuore pulsante della cittadina su cui si affacciano alcuni degli edifici più importanti del centro storico che si contrappongono, con un effetto suggestivo, al complesso religioso.
Poco distante si trova la Chiesa di san Fortunato, dedicata al santo patrono della città ed edificata nel XIII secolo, che conserva nella cripta la tomba del poeta umanista Jacopone da Todi.

Spoleto, pur mostrando anche nel tessuto urbanistico evidenti influssi di epoca romana, mantiene sostanzialmente intatto un aspetto antico – medioevale, dovuto al periodo in cui fu prima fiorente Ducato longobardo, e poi importante centro dello Stato pontificio. Dal 1958 ospita il Festival dei Due mondi, una manifestazione internazionale di musica, arte, cultura e spettacolo.

Allungato su uno sperone del Monte Subasio, il placido borgo umbro di Spello si presenta con le sue case colorate di rosa. Numerosi sono i resti di epoca romana quando Spello, o meglio Hispellum, era “splendidissima colonia Julia”. Di questi secoli di splendore oggi ci restano le mura fortificate romane meglio conservate d’Italia, 3 magnifiche porte di ingresso al borgo, il fitto reticolo di stradine che da maggio a luglio diventano palcoscenico fiorito e raggiungono il culmine con l’Infiorata. Anche il Pinturicchio ha lasciato molti capolavori.: la Cappella Baglioni, la pala d’altare con la Madonna col bambino in trono nella Chiesa di Sant’Andrea.

Info: http://www.stradadeivinidelcantico.it

 

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