Carlo Crivelli. Le relazioni meravigliose a cura di Francesca Coltrinari e Giuliana Pascucci, è un progetto promosso da Regione Marche e Comune di Macerata in collaborazione con Università degli Studi di Macerata e Fondazione Carima, che invita il pubblico a un viaggio alla scoperta delle meraviglie della pittura di Carlo Crivelli (Venezia 1430/1435 circa - Ascoli Piceno? 1495) in una terra ricca di storia e arte. Un percorso che parte da Macerata, all’interno di Palazzo Buonaccorsi, con 7 dipinti di Crivelli selezionati con l’intento di riportare nel territorio di provenienza alcune opere e prosegue in 8 comuni della Regione Marche che conservano lavori dell’artista o a esso fortemente collegati in una serie di relazioni meravigliose.
L'importante restauro realizzato a favore della Madonna con il Bambino di Crivelli, custodita a Palazzo Buonaccorsi, ha permesso di presentare quest'opera, riportata al suo originario splendore, con una ritrovata leggibilità e un’importante novità. In seguito ad accurate analisi effettuate è possibile infatti ora affermare che l’opera fu eseguita direttamente su tela, portando a escludere l’ipotesi del trasporto da tavola fino a oggi sostenuto. La scoperta, supportata da una serie di prove, indentifica così la Madonna come l’unico esempio conosciuto di tela dipinta da Crivelli.
E, come ogni scoperta, porta a mettere in discussione equilibri e certezze, aprendo nuovi scenari di ricerca e conoscenza.
Macerata
La mostra parte all’interno dello straordinario Palazzo Buonaccorsi, progettato nel 1697 da Giovan Battista Contini, allievo di Gian Lorenzo Bernini dove, accanto alla Madonna con il Bambino di Macerata saranno esposti: Madonna del latte proveniente dalla Pinacoteca Parrocchiale di Corridonia, Madonna con il Bambino da Accademia Carrara di Bergamo, Pietà (Cristo morto compianto dalla Vergine, San Giovanni Evangelista e Santa Maria Maddalena) dai Musei Vaticani, San Francesco che raccoglie il sangue di Cristo da Museo Poldi Pezzoli di Milano, Cristo benedicente da Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo a Roma oltre a un’opera del fratello Vittore Crivelli, San Sebastiano e devoti custodita nei depositi della Soprintendenza presso Galleria Nazionale delle Marche di Urbinoe che sarà restituita a fine mostra alla città di Montegiorgio, da cui proviene.
Itinerario Crivelli
Da Macerata si prosegue poi verso Corridonia, San Ginesio, Sarnano, Monte San Martino, San Severino Marche, Serrapetrona, Belforte del Chienti e Camerino. Un progetto che vuole far riscoprire l’opera di Crivelli, tra grandi pale d’altare e opere di formato ridotto per la devozione privata e il legame con il territorio marchigiano che lo ha ospitato (dal 1468 al 1495), in cui ha realizzato la maggior parte dei suoi capolavori e sul quale ha proiettato la sua influenza.
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