Secondo l'ex ambasciatore australiano in Cina, Pechino potrebbe eliminare i dazi punitivi sul vino australiano entro la fine di giugno, segnando un passo fondamentale per riportare in equilibrio il commercio bilaterale di vino. Già a fine gennaio era sembrato che si aprisse uno spiraglio.
Le esportazioni di vino australiano in Cina sono crollate a soli 12,4 milioni di dollari l'anno, rispetto a 1,3 miliardi di dollari prima che Pechino imponesse dazi punitivi alla fine del 2020. Le vendite di etichette australiane all'estero sono scese del 4% a 1,94 miliardi di dollari l'anno scorso, ha dichiarato martedì l'associazione di settore Wine Australia. Anche le esportazioni verso il Regno Unito, il secondo mercato per importanza, hanno subito un calo sostanziale del 18%, scendendo a 373 milioni di dollari.
La Cina era il mercato più redditizio per gli esportatori australiani prima che il presidente cinese Xi Jinping, alla fine del 2020, imponesse tariffe del 176% sui principali esportatori di vino australiani. Le tariffe variavano dal 116% al 218%.
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