La corsa del vino inglese pare inarrestabile. Nei prossimi 20 anni la Gran Bretagna - secondo le stime di Wine GB - potrebbe creare fino a 30mila nuovi posti di lavoro nel mondo del vino (dalla viticoltura alle cantine). Attualmente l’industria del vino britannica impiega 2mila persone. Entro il 2040 sono inoltre previsti quasi 660milioni di sterline l’anno di giro d’affari derivante dall’enoturismo. Sull’onda di un mercato in rapida crescita le aziende vinicole si stanno già attrezzando, con la realizzazione di nuove foresterie e l’offerta di un’adeguata offerta gastronomica. La classica sala degustazioni non basta più.
Atualmente sono attive 500 aziende vinicole e quella dello scorso anno è stata una vendemmia record, +130% rispetto al 2017. Sono raddoppiate le vendite e i dati export (per il 65% concentrato in Usa e Paesi scandinavi). Secondo le stime la Gran Bretagna potrebbe produrre 40 milioni di bottiglie nel 2040. Continua quindi la corsa ai nuovi impianti: l’anno scorso sono state impiantate 1,6 milioni di barbatelle e altri 2 milioni lo saranno quest’anno. Privilegiati Chardonnay, Pinot Noir, Pinot Meunier e Bacchus. Ma il 71% del vino prodotto in Uk è frizzante. Non a caso hanno investito nel Paese sia Taittinger che Pommery.
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