L'arte del bere

Un panorama a 360° all'insegna del gusto e dello stile mediterraneo

A Ferdinando Camon, Christian Greco, Carlo Nordio, Gerard Basset e il Cardinale Mario Zenari vanno i riconoscimenti della 37esima edizione del Premio Masi. I tre riconoscimenti del Premio Civiltà Veneta sono stati assegnati al padovano Ferdinando Camon, "singolare esempio di scrittore provinciale ed europeo insieme" come sottolinea la giuria del premio; al direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, vicentino, "egittologo e archeologo di fama internazionale", e al magistrato trevigiano Carlo Nordio, "luminosa figura di servitore della giustizia, mai disgiunta da umanità e garanzia dei diritti costituzionali". Attribuito invece “alla straordinaria carriera e opera” del Master of Wine anglo-francese Gerard Basset il Premio Internazionale Civiltà del Vino. Infine il Premio Internazionale Grosso D’Oro Veneziano va al Cardinale Mario Zenari, Nunzio apostolico in Siria, “impegnato nello scenario di una lunga e atroce guerra ad alleviare sofferenze e lutti con spirito umanitario che trascende valutazioni di appartenenza”.

“L’operare con dedizione e impegno non esibito è tratto comune dei premiati dell’edizione 2018; il nostro riconoscimento ancora una volta getta uno sguardo attento a storie personali che mirano ad accrescere consapevolezza e cultura per metterle al servizio della coscienza etica e sociale” afferma la presidente Isabella Bossi Fedrigotti. “In particolare poi, la giuria punta i riflettori sul “Pil letterario delle Venezie” attestando la straordinaria ricchezza di questa terra nel proporre figure di alta levatura culturale e artistica.”

Sandro Boscaini, vice presidente Fondazione Masi e presidente Masi Agricola, sottolinea: “Il Premio Internazionale alla solidarietà va quest’anno a un’alta personalità veneta; si riconosce così anche una regione che nel corso della sua storia ha donato con generosità al mondo migliaia di missionari e volontari”; e continua “sempre in ambito internazionale è scelta una personalità che ha contribuito come pochi altri alla comprensione, all’apprezzamento e alla promozione del vino elemento di cultura e di economia delle nostre genti”. 

La premiazione si terrà sabato 29 settembre a Verona presso il Teatro Filarmonico e sarà preceduta, come da consuetudine, dalla cerimonia privata presso le Cantine Masi dove i cinque vincitori apporranno la loro firma sulla storica botte di Amarone, originale oggetto del Premio. In forma non simbolica la Fondazione Masi tradizionalmente riserva all’opera filantropica o culturale del Premiato Grosso D’Oro una somma in denaro; per espressa volontà del Cardinale, sarà devoluta a sostegno di tre ospedali non-profit siriani (due a Damasco uno ad Aleppo) aperti a tut ti senza distinzione di appartenenza. “Eccezionalmente per la prima volta nella lunga storia del Premio, la Fondazione Masi si appella alla sensibilità dei propri amici per un contributo a favore di questo progetto di valenza umanitaria, destinato a salvare vite laddove la guerra continua a bruciarne” conclude Isabella Bossi Fedrigotti, segnalando la Fondazione AVSI incaricata alla raccolta.

 

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