Anche le ex-repubbliche sovietiche puntano sull’enoturismo. L'Azerbaigian - secondo quanto riporta il sito Web Trend -sta infatti lavorando con il Consiglio d'Europa per creare la "strada del vino Iter Vitis".
Il Paese intende valorizzare la storica cultura vinicola del Caucaso, partendo dalla regione russa di Krasnodar (dove si producono spumanti), per poi passare all'Azerbaigian e alla Georgia.
“Attualmente sono attive più di 15 aziende vinicole nel Paese” ha detto a Trend Sharifa Hasanova, capo del settore presso l'Agenzia statale per il turismo. Il percorso inizia a Baku e copre le città di Shamakhi, Ismayilli, Gabala, Shaki, Ganja e Tovuz “.
“L’Iter Vitis Caucasus è un'innovazione per il Caucaso - dice - poiché nella regione non esistono ancora rotte unificate. Vengono proposti percorsi culturali comuni che coprono l'Azerbaigian, la Georgia e l'Armenia, ma un tale percorso tematico non è stato mai sviluppato prima “.
L'Azerbaigian confina a sud con l'Iran e a nord con la Russia. La nazione produce vino da secoli; i suoi vigneti moderni si trovano alla base delle montagne del Caucaso e nelle pianure che circondano il fiume Kura.
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