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È considerato un punto di riferimento per l’economia del territorio, grazie alla forza economica che rappresenta con una quota di fatturato di circa un miliardo di euro e per il numero di addetti coinvolti nella filiera: l’Aceto Balsamico di Modena incarna l’eccellenza modenese ai massimi livelli e questo primato gli è valso il coinvolgimento in uno dei più prestigiosi contesti di dibattito, gli Innovation Days organizzati da Il Sole 24 Ore, ovvero il viaggio che attraversa i distretti industriali e i territori andando alla ricerca delle imprese che non si sono fermate durante il lockdown. L’Italia che riparte è il concetto di fondo che sta accompagnando le varie tappe ed in quella che si è tenuta questa mattina in live streaming e che ha riguardato l’Emilia Romagna il focus è stato sul comparto agroalimentare, l’industria della ceramica ed automotive.

A parlare in predetto contesto, a cui sono stati invitati altresì rappresentanti dei vertici del mondo imprenditoriale e cooperativo, è stata Mariangela Grosoli Presidente del Consorzio Aceto Balsamico di Modena IGP, intervenuta nel panel “Ripensare l’azienda” con specifici riferimenti a come la realtà di cui si fa portavoce ha affrontato l’emergenza ed il post.

“Sono particolarmente onorata e gratificata – ha premesso la Grosoli – di ricevere un attestato di così profonda stima per il Consorzio che presiedo e che ha dimostrato non solo di aver rafforzato nel tempo la propria immagine ed il suo ruolo strategico di interlocutore autorevole con Istituzioni nazionali ed internazionali, ma soprattutto di aver saputo reagire all’emergenza. Lavorando bene, pur avendo dovuto rimodulare fortemente le proprie attività di valorizzazione, concentrandosi su attività di comunicazione web, digitale e social e offrendo supporto alle aziende sia dal punto di vista dell’operatività immediata che quella di sostegno burocratico ed economico”.

Tra gli asset più importanti su cui il Presidente del Consorzio ha scelto di accendere i riflettori in questa occasione, c’è la necessità – condivisa anche con il Consorzio di Tutela dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP e già richiesta anche ai rappresentanti del Ministero Affari Esteri nell’incontro di martedì scorso in Camera di Commercio a Modena – di trovare insieme e a breve, strumenti e strategie efficaci per il rilancio del territorio e del suo tessuto imprenditoriale, in alcuni casi fortemente provato dai mesi di chiusura forzata. Nonché, continua Mariangela Grosoli, “una richiesta di intervento delle Istituzioni pubbliche ed il loro supporto economico per creare progetti di rilancio dell’uso di prodotti DOP ed IGP nel canale della ristorazione, dove socialità e tradizione, sostenibilità e qualità trovano il loro punto di incontro”.

Nell’intervento del Presidente Grosoli, un richiamo anche per Acetaie Aperte: “si tratta di un progetto da sempre condiviso dai due consorzi dell’IGP e del Tradizionale DOP e l’edizione in programma per quest’anno è una sfida, uno sguardo lungo, un gesto simbolico di speranza che la vicinanza fisica, seppur in sicurezza, possa riprendere. Un modo per traghettare nel futuro un comparto “rafforzato”, nella convinzione che a fare la differenza sarà ancora una volta la relazione tra produttori e consumatori, da sempre alla base del successo di Acetaie Aperte e di tutti gli eventi divulgativi e di promozione”.
Ad introdurre il panel in cui è stata inserita la Case History del Consorzio, è stato l’intervento con riflessioni e progetti del Governatore dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini, il quale ha sottolineato come a proposito di innovazione la "Data Valley" sia sì un cavallo di battaglia, ma soprattutto un progetto concreto su cui la Regione Emilia Romagna ha lavorato molto e si vincerà la sfida della ripartenza solo se si continua a lavorare sulla qualita, che deve essere non solo prodotta ma  progettata tutti insieme Istituzioni e Associazioni per  costruire una nuova crescita sostenibile che tenga in considerazione anche l'ambiente, la competenza e la formazione. L’evento, introdotto dal saluto del Direttore de Il Sole 24 Ore Fabio Tamburini è stato moderato da Lello Naso e Luca Orlando, entrambi caporedattori de Il Sole 24 Ore ed ha rappresentato l’occasione per mettere allo stesso tavolo, anche se virtuale, le realtà economiche più significative della Regione al fine di studiare ed individuare insieme strategie efficaci al rilancio del territorio stesso.

 

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