Alla data del 11 settembre 2020 negli stabilimenti enologici italiani erano presenti 37,1 milioni di ettolitri di vino, 3,3 milioni di ettolitri di mosti e 226.416 ettolitri di vino nuovo ancora in fermentazione (VNAIF). Rispetto al 15 settembre 2019 si osserva una riduzione delle giacenze del 2,5% per i vini e del 1,7% per i mosti, maggiori (+52,6%) risultano le giacenze di VNAIF. I dati delle giacenze di vini e mosti sono in riduzione anche rispetto al 29 luglio 2020: -12,7% per i vini, -7,6% per i mosti, in aumento del 541,9% risultano le giacenze di VNAIF.
Circa il 58% del vino in Italia è fisicamente detenuto nelle regioni del Nord. Nel solo Veneto è presente circa un quarto del vino nazionale, soprattutto grazie al significativo contributo delle giacenze delle province di Verona (10,0%) e Treviso (8,5%).
Il 53,4% del vino detenuto è a DOP, con una prevalenza del rosso (59,4%). Il 25,4% del vino è a IGP, anche in questo caso con prevalenza del rosso (60,0%), mentre i vini varietali detenuti costituiscono appena l’1,6% del totale. Il restante 19,7% è costituito da altri vini.
Nonostante il gran numero di DO presenti (526), 10 denominazioni costituiscono il 38,3% del totale dei vini a DO presenti; le prime 20 denominazioni rappresentano oltre la metà del totale delle DO (55,5%).
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