All’inizio del 2018 le Autorità giapponesi hanno lanciato un sondaggio volto a raccogliere informazioni sull’impiego degli additivi alimentari. Tale sondaggio è stato il primo passo di una procedura ben più complessa legata alla circostanza che il Ministero della Salute giapponese stava rivedendo la lista degli additivi autorizzati e sembrasse fosse intenzionato a cancellarne 196 entro il prossimo ottobre 2019.
Successivamente, nella procedura di revisione sono state coinvolte anche la DG Trade e la DG Agri della Commissione europea: con la firma dell’accordo di libero scambio tra l’Unione europea ed il Giappone dello scorso 17 luglio, era diventata parte degli impegni sottoscritti.
Le consultazioni sono proseguite e attualmente l’elenco degli additivi, oggetto di indagine, si è ristretto a 10, nessuno dei quali riguarda il vino.
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