Sottoscritto dal Ministero del lavoro e dalle Parti sociali il Protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile. Prevista adesione al lavoro agile su base volontaria previa stipulazione di un accordo individuale tra lavoratore e datore. Presenti nell’accordo indicazioni su orari, diritto alla disconnessione, strumenti di lavoro ed esercizio dei diritti sindacali. Suggerita introduzione di un incentivo pubblico alle aziende che regolamentino il lavoro agile tramite contrattazione collettiva.
Il Ministero del Lavoro ha sottoscritto, insieme alle Parti sociali, un protocollo nazionale sul lavoro in modalità agile che fissa il quadro di riferimento per la definizione dello svolgimento del lavoro in modalità agile, e delinea le linee di indirizzo per la contrattazione collettiva nazionale.
Il Protocollo interviene anche al fine di risolvere alcune criticità rilevate rispetto al lavoro agile durante la crisi pandemica, con particolare riferimento a quelle legate al coordinamento del lavoratore agile con la complessiva organizzazione del lavoro, alla condivisione di informazioni, alla riduzione dei tempi di risposta alle richieste, e al bilanciamento corretto delle pause.
***
L’Osservatorio è presieduto dal Ministro del Lavoro o da un suo delegato ed è composto da rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori designati dalle Parti firmatarie del Protocollo.