IWSR: India e Filippine i mercati più promettenti per la crescita dei consumi di alcolici in Asia
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Le turbolenze economiche e geopolitiche a livello globale si riflettono ovviamente sui consumi. Anche la regione Asia-Pacifico (APAC) nel suo complesso ne risente. I nuovi dati rilasciati da IWSR rivelano che i volumi totali di bevande alcoliche nella regione sono diminuiti del 2% nel 2024. In termini di valore, il calo è stato del 3%. L'unica categoria che ha registrato un aumento è quella dei ready-to-drink, anche se la crescita è stata minima, appena l'1%. La birra ha registrato un calo in volume del 3%, gli alcolici del 2%, compresi quelli nazionali, e il vino è sceso del 4%.
Il quadro è particolarmente fosco in Cina, dove i volumi totali di alcolici nel 2024 sono diminuiti del 5% rispetto all'anno precedente, con cali per il Cognac, lo Scotch e lo spirito nazionale baijiu.
Per quanto riguarda il Cognac, l'acquavite si trova al centro di una prolungata disputa commerciale tra Cina e Unione europea. Diciotto mesi dopo che la Cina ha minacciato di imporre forti dazi sul brandy europeo come ritorsione per l'azione dell'Ue sui veicoli elettrici cinesi, non è ancora stata raggiunta una soluzione. Questa incertezza è alla base della riduzione del valore e del volume delle importazioni in Cina, che di solito è uno dei due maggiori mercati per il brandy francese insieme agli Stati Uniti.
L'APAC offre un quadro contrastante per quanto riguarda lo stato del mercato degli alcolici nell'ultimo anno. Secondo l'IWSR, l'India e il Sud-Est asiatico sono i mercati più brillanti. In India i volumi totali di bevande alcoliche sono aumentati del 6%. Questa crescita è stata sostenuta in particolare dalla categoria premium-plus, che ha registrato un aumento del 19%. Filippine, Thailandia e Vietnam hanno registrato una crescita dei volumi del 2%.
Emily Neill, chief operating officer research and operations di IWSR, ha dichiarato che l'India e le Filippine stanno "sfruttando lo slancio demografico per alimentare la crescita [totale delle bevande alcoliche]", tra stabilizzazione dell'inflazione ed espansione del PIL. "Nel frattempo, il Giappone e la Thailandia avanzano a fatica, mentre la Cina continua a registrare performance inferiori, con la crisi del settore immobiliare e le prospettive economiche più deboli che riducono significativamente le possibilità di crescita degli alcolici".
"Mentre la premiumisation si sta attenuando a livello globale - aggiunge Neill - il Sud-Est asiatico offre ancora spazio per una crescita del valore, sostenuta dal turismo, dalla cultura del cocktail e dall'aumento del benessere. In questo contesto di crescita più lenta e di valore, è fondamentale continuare a investire nei mercati asiatici delle bevande alcoliche. La regione si sta evolvendo e stanno emergendo nuove opportunità".
Il Giappone (-1%), la Corea del Sud (-1%) e l'Australia (-3%) hanno registrato cali più contenuti nei volumi totali di bevande alcoliche.